GABRIELE BASSANI
Cronaca

Il Romeo Quater: "Ripartiamo dai cantieri"

Il sindaco riconfermato traccia la linea per il futuro di Limbiate: recupero dell’ex Cral Antonini, Villa Medolago e metrotranvia

di Gabriele Bassani

Il quarto mandato di Antonio Romeo come sindaco di Limbiate, carica assunta per la prima volta nel 2001 e da cui si è assentato solo tra il 2011 e il 2016, è iniziato ieri grazie ad un successo elettorale andato oltre ogni aspettativa.

Basti dire che, pur a fronte di un drastico calo dei votanti, scesi al 45,51% (solo Seveso ha fatto peggio in Brianza), Romeo ha raccolto addirittura più voti, passando dagli 8043 del 2016 agli 8423 di questa tornata, che in termini percentuali significa un balzo dal 52,63% con cui vinse comunque al primo turno 5 anni fa (con ben sei sfidanti) al 71,27% ottenuto oggi. Insomma, mentre in generale, un po’ ovunque, gli elettori sembrano scappare dalle urne, quelli di Romeo sono addirittura accorsi ancor più numerosi a mettere la croce sul suo nome. Un successo che si riflette anche sul dato clamoroso della lista civica a supporto “Sì per Limbiate“, che con il suo 30,62% è la prima di coalizione, con Forza Italia ben staccata al 17,20% e ancora più indietro, con sole 5 schede di differenza, Fratelli d’Italia (11,78%) e Lega (11,74%). Da sola, la lista con il nome di Romeo nel simbolo, oltre a prendere 7 consiglieri ha battuto l’intera coalizione di centrosinistra, a sostegno di Giancarlo Brunato, che si è fermata al 19,72%. "I miei elettori ci sono tutti, sono scappati quelli del centrosinistra" aveva detto a caldo Romeo e i numeri gli danno ragione: nel 2016 a votare per la coalizione tra Pd e Limbiate solidale furono in 3637, mentre stavolta, con l’aggiunta anche della neonata lista Su la testa, i voti sono stati 2330.

Calo sensibile dei consensi anche per il Movimento 5 stelle, passati in 5 anni da 1685 a 1065, mantenendo comunque 2 consiglieri. Il nuovo consiglio comunale vedrà tra i banchi della maggioranza, per la lista Sì per Limbiate, Francesco Romeo, Alessio Cettul, Agata Dalò, Massimiliano Cosentino, Simona Giacomazzi, Nicolò Zamin e Marco Rossini. Per Forza Italia entrano Vincenzo Romeo, Nicola Rotolo, Claudio Ceschini e Liliana Carvelli. Per Fratelli d’Italia ci sono Claudio Rebosio, Daniela Lo Castro e Antonino Mallamaci. Per la Lega Cinzia Galli, Romina Schiesaro e Franco Vallarino. Sui banchi dell’opposizione per il centrosinistra, insieme al candidato sindaco Giorgio Brunato, ci saranno per il Partito Democratico Cristina Ursino, Domenico Di Lucca e Giuliano Stramazzo, per Limbiate solidale Rosa Sessa. Per il Movimento 5 stelle, oltre al candidato sindaco Mario De Giorgio, ci sarà la consigliera Elisabetta Richichi.

Ci sono in tutto 8 donne in consiglio comunale su un totale di 24 eletti (33%, escludendo il sindaco). Ce ne sarà almeno una per ogni gruppo consigliare, con Sì per Limbiate e la Lega che ne portano 2. "Ripartiamo da dove eravamo rimasti con ancora più motivazione - dice il sindaco fresco di rielezione - Ci sono cantieri in corso e altri che apriranno a breve, sono lavori programmati da mesi". Nell’orizzonte dei prossimi 5 anni ci sono il recupero dell’ex Cral Antonini, la Villa Medolago (oggi Villa Attanasio) e la metrotranvia che cambierà anche parte della viabilità cittadina.