FABIO LUONGO
Cronaca

Il mondo visto Oltre l’arcobaleno. Le emozioni in parole e... musical

La regista e attrice Irene Carossia porta al Crf di Lissone uno spettacolo contro l’anestesia del sentire "Un viaggio dagli anni Venti a oggi per trasportare il pubblico nella dimensione più vera dell’arte".

Il mondo visto Oltre l’arcobaleno. Le emozioni in parole e... musical

Il mondo visto Oltre l’arcobaleno. Le emozioni in parole e... musical

Un viaggio nella storia del musical. Una carrellata, fatta di melodie appassionanti e brani struggenti, dentro l’epopea del teatro musicale, dagli anni Venti a oggi, per trasportare il pubblico nella dimensione più vera dell’arte, quella che aiuta a interrogarsi sul nostro stare nel mondo. È quanto porterà in scena oggi e domani alle 20.30, in replica domenica alle 17, il concerto-spettacolo “Oltre l’arcobaleno - Il Musical“, che verrà proposto sul palco del Crf-Centro di ricerca e formazione Carossia di via Baccelli. Protagoniste della rappresentazione saranno l’attrice e cantante Irene Carossia, che è anche autrice del testo e regista e alla cui voce raffinata e precisa è affidata la parte musicale, e le attrici Luisa Caglio e Stefania Venezian nelle vesti di narratrici. "“Oltre l’arcobaleno“ è un viaggio dentro il musical, nella storia del musical d’autore, partendo dagli anni ‘20 con Gershwin e arrivando fino agli anni ‘90, con un repertorio di brani straordinari – spiega Carossia –. Lo spettacolo è interessante anche per il pubblico poco avvezzo al musical perché fa capire come questo non sia solo l’evoluzione del teatro lirico, di cui è figlio più che legittimo, ma pure uno strumento potente per aprire spazi di analisi delle epoche storiche". "Il musical – continua la regista e attrice – è anche uno strumento, come deve essere il teatro, di riflessione critica sulla società, contro la guerra, contro la discriminazione, dalla parte dei diritti e della rabbia giovanile. È un mondo ricco di spunti estremamente attuali. I suoi autori hanno fatto una battaglia contro l’anestesia del sentire, per relazioni umane più vere e profonde. Sono temi vitali ancora oggi, è un’eredità straordinaria".

L’opera viene definita concerto-spettacolo "perché – chiarisce Carossia – c’è una parte musicale e cantata e una parte narrata che accompagna gli spettatori a comprendere e contestualizzare storicamente, anche con alcuni aneddoti, con le due narratrici che danno le chiavi di lettura, raccontando e traducendo i brani. C’è poi un gioco di costumi e luci che rende ancor più magico il contesto". “Oltre l’arcobaleno“ darà il via alla seconda parte della stagione teatrale del Crf. "Fino ad aprile abbiamo già 8 titoli in programmazione – sottolinea Carossia –. Il filo conduttore sarà quello dei veri bisogni umani. Credo che uno dei grandi problemi oggi sia l’aver confuso i bisogni con le necessità: i bisogni appartengono all’io profondo, all’anima, mentre le necessità sono indotte e non necessariamente appartengono all’individuo".