Far sorridere chi è malato. Via al corso di clownterapia

I volontari saranno attivi nelle Rsa e nelle pediatrie di Monza e della Brianza

Far sorridere chi è malato. Via al corso di clownterapia

Far sorridere chi è malato. Via al corso di clownterapia

Aspiranti clown cercansi. “Vip Brianza Doc Odv“, l’associazione di clownterapia attiva a Monza e Brianza, cerca nuovi clown: si apre infatti la possibilità di diventare un volontario che opererà nelle Rsa e nelle pediatrie di Monza e della Brianza. Il percorso clown prevede due fasi iniziali, che si svolgeranno a Monza, all’Istituto Pavoniano Artigianelli in via Magenta 4: il 13 e 14 gennaio 2024 si terranno i colloqui conoscitivi e attitudinali.

Sarà una chiacchierata, in cui i clown attivi racconteranno cosa vuol dire "fare un servizio", "partecipare a un allenamento" e cercheranno di capire cosa spinge a diventare volontari, cercando di portare a galla il clown in ciascuno dei candidati. Gli orari e le modalità verranno comunicati individualmente, dopo aver compilato il form su https://www.vipbrianza.org/diventa-volontario. Il corso base comincerà il 16 (sera), 17 e 18 febbraio. I candidati reputati idonei verranno guidati da un formatore professionista. A corollario del corso base ci saranno 8 ore di formazione, svolte in 4 serate distinte, spalmate nei due mesi successivi, per poi iniziare il tirocinio sul campo. Il corso base avrà un costo di 165 euro che andranno a Vip Aps come rimborso per il formatore più 20 euro di tesseramento. "Fare il volontario – spiegano i responsabili – significa liberare parte del proprio tempo per impiegarlo in attività di solidarietà".

L’impegno mensile richiesto è di due allenamenti e due servizi al mese. Gli allenamenti (esercizi guidati che servono nel gruppo per creare empatia e collaborazione) si svolgono in genere la sera in settimana, dalle 20.30 alle 22.30, i servizi sempre nel weekend e hanno una durata di 2 ore. Il servizio viene svolto principalmente in pediatrie e case di riposo, ma potrebbe occasionalmente avvenire anche in altre strutture (reparti ospedalieri con adulti, carceri, altro).

"A differenza di quello che molti pensano – sottolineano i tutor – un servizio di clownterapia non è uno spettacolo che segue un copione: ogni stanza è un mondo a sé e finché non si entra non si sa mai che situazione si deve affrontare: un bambino timoroso? Una bimba piena di vitalità e tutta sorrisi o spossata da cure pesanti? Un anziano arrabbiato col mondo o uno che vuole solo cantare vecchie canzoni? Ascolto e improvvisazione sono le parole chiave di ogni clown quando entra nelle stanze in punta di piedi".

C.B.