Monza, centro fitness nell'ex cinema Apollo

Struttura abbandonata nel 2004: ospiterà anche un ristorante

 Ex cinema Apollo

Ex cinema Apollo

Monza, 1 dicembre 2018 - L'ex cinema Apollo riprende vita, ma si trasforma in centro fitness/benessere e ristorante.

L'area dismessa dell’ex cinema Apollo di Monza, in via Lecco, abbandonata dal 2004, è stata rilevata da una cordata di giovani imprenditori del territorio che ha voluto sviluppare il progetto «Apollo 69». Sotto la guida dello studio J+S e dell’architetto Federico Pella, direttore del progetto, sono iniziati i lavori per il recupero. «Nella parte interrata che corrisponde al 90% della proprietà - spiega l’architetto Pella - verrà allestita una zona fitness e benessere, mantenendo le volumetrie del cinema, mentre nel volume d’ingresso fuori terra, ci sarà la parte dedicata alla ristorazione. La struttura è vicinissima alla porta del Parco e perciò è strategica per il benessere: si può creare un vero connubio tra fitness al chiuso e area verde. Vogliamo che ritorni un luogo di attrazione sociale, di benessere e di aggregazione».

Il cinema Apoollo, 500 posti, ha chiuso i battenti nel 2004. I lavori per la conversione della sala sotterranea sono partiti nei giorni scorsi e termineranno alla fine dell’estate 2019, così il centro aprirà di lì a breve. Per ora nessun dettaglio, ma tra gennaio e febbraio il cantiere verrà presentato in anteprima alla città come ha anticipato l’architetto Pella. «La proprietà - ha spiegato - ha deciso di riconvertire una delle aree dismesse più note della città».

L’Apollo era l'unico cinema sotterraneo monzese. Ha aperto i battenti nel 1977: nel corso della serata inaugurale, il 25 gennaio, era stato proiettato un documentario. La programmazione, poi, aveva proseguito con la proiezione, a partire dal 28 gennaio, del film d’avventura per ragazzi «Salty, il cucciolo del mare». Come spiegano gli addetti ai lavori, i cinema monosala non hanno futuro, schiacciati dalla concorrenza dei multisala, inseriti in grandi centri commerciali, dove si possono passare diverse ore tra shopping, ristorazione e visione di un film.

Così, dal giorno della sua chiusura, la struttura era stata abbandonata a un destino di degrado: a interromperlo, a due riprese per qualche tempo, nel 2009 e poi di nuovo nel 2011, i ragazzi della Foa (Fabbrica Occupata Autogestita) Boccaccio, in cerca di una sede. In seguito clochard e sbandati hanno utilizzato il porticato antistante l’ingresso come luogo riparato dove trascorrere le notti. Nei dintorni sono stati trovati cuscini, coperte, bottiglie rotte e vecchi indumenti.