Don Mazzi tiene a battesimo la sede della onlus “Il Ponte“

Formazione e un posto di lavoro per detenuti e persone disagiate

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di Sonia Ronconi

Lavoro, solidarietà ed integrazione sociale tra le persone più deboli nel solco della tradizione cristiana ben radicata sul territorio. A Carate è stata inaugurata la nuova sede della Cooperativa sociale onlus “Il Ponte“.

Una realtà operativa e associativa che nel corso degli anni ha preso via via una valenza speciale per il territorio.

L’Amministrazione comunale non può che essere contenta di questa scelta perché rafforza ulteriormente la sinergica collaborazione tra il Comune e le forze attive a tutti i livelli, sia quello tecnico, che, soprattutto, sociale con questa importante realtà.

Particolarmente significativa ed apprezzata la presenza di Don Antonio Mazzi, che ha celebrato la Santa Messa trasmettendo la sua grande testimonianza di sacerdote e uomo sempre in prima linea tra gli ultimi e per affrontare le sfide dei nostri tempi.

Un’associazione che ha come scopo aiutare le persone detenute, ex detenute, o comunque in una situazione di disagio, segnalate anche dal Comune, ad ottenere un lavoro dignitoso ed acquisire una specializzazione professionale.

La Cooperativa Sociale Il Ponte è stata fondata nel 1995 per iniziativa di un gruppo di volontari dell’Associazione “Carcere Aperto di Monza“ e da un gruppo di persone appartenenti all’ambito delle Cooperative di Albiate e Triuggio.

L’operatività è concretamente iniziata nel corso dell’anno 1996 nell’ambito della manutenzione del verde pubblico e privato grazie alle commesse di lavoro assegnate dalle amministrazioni comunali ed è stata in costante sviluppo dal punto di vista economico ed occupazionale.

"La Cooperativa ha come scopo sociale quello di aiutare le persone detenute, ex-detenute, tossicodipendenti, alcoolisti, o comunque persone in una situazione di disagio sociale – spiegano i rappresentanti de “Il Ponte“ che fa parte della rete del Consorzio Comunità Brianza –, ad ottenere un lavoro dignitoso e acquisire una specializzazione professionale, nella consapevolezza dell’insostituibile funzione inclusiva e socializzante del lavoro.

L ’obiettivo quindi è duplice: da un lato offrire la certezza di un occupazione, dall’altro fornire una formazione all’interno di un’esperienza professionale specifica, utilizzabile poi in modo indipendente dalle persone che hanno lavorato per noi".