Cento anni fa l’elezione: Desio celebra papa Ratti

Firmò i Patti Lateranensi ma era detestato da Mussolini per le critiche. Ricordato con una messa solenne a pochi passi dalla sua casa natale

Pio XI

Pio XI

Desio (Monza Brianza) - Data importante, quella di ieri, per la città di Desio. Per il centenario di un avvenimento che ha visto protagonista il proprio cittadino più illustre, Achille Ratti. Esattamente cento anni fa, infatti, da cardinale e arcivescovo di Milano, veniva eletto al soglio pontificio con il nome di Pio XI.

A causa dell’ancora delicata situazione pandemica, le celebrazioni in grande stile sono state rinviare. Sabato sera, comunque, l’importante ricorrenza è stata ricordata durante una messa solenne svoltasi presso la Basilica, a pochi passi dalla casa natale del Papa, presieduta dal Vicario generale dell’arcivescovo, monsignor Franco Agnesi. A questa data simbolo per Desio ha dedicato il suo intervento monsignor Gianni Cesena: "Per la prima volta da quando Roma era capitale - ricorda il sacerdote desiano - il Papa volle benedirla non da una loggia interna al Vaticano, ma dal balcone della piazza, a indicare un desiderio di riconciliazione dopo le divisioni del secolo precedente. Per questo suo impegno Pio XI sarà chiamato Papa della Conciliazione, ma in realtà la sua preparazione storica e pastorale ne faranno un Pontefice a 360 gradi, come si dice oggi, forse il primo Papa moderno. Pur con gli strumenti culturali, teologici e operativi del tempo – ovviamente diversi da quelli odierni – egli si impegnò ad allargare l’apostolato cristiano ai campi della famiglia, della promozione dei laici, delle missioni, dell’impegno sociale, delle comunicazioni, basti pensare all’inaugurazione della Radio Vaticana con Guglielmo Marconi".

Di questo impegno così significativo ci sono ampie tracce e testimonianze nel Museo nella Casa Natale, che è in fase di ristrutturazione, per un suo ampliamento e una maggiore valorizzazione, nell’ambito degli interventi che dovrebbero riguardare l’intero storico edificio. "Pio XI - prosegue monsignor Cesena - promosse la canonizzazione di santa Teresa di Gesù Bambino definendola “la stella del mio pontificato” e proclamandola patrona delle missioni. Nonostante avesse firmato l’accordo dei Patti Lateranensi, Mussolini lo detestava. Pio XI infatti riteneva sfide radicali al cristianesimo le ideologie totalitarie del ’900 e le condannava. A Desio conserviamo, non senza difficoltà organizzative ed economiche, la sua Casa Natale: un luogo dove si può comprendere la grandezza dell’uomo, l’eccezionale servizio svolto come Papa e il suo amore per la città dove era nato. I desiani non dovrebbero perderne la memoria". E non lo faranno, visto che a lui, e al suo nome, sono tante le realtà dedicate, anche, proprio di recente, l’ospedale cittadino di via Mazzini.