Da Pomodoro e Vago al Binario 7 Stavolta tocca agli anni Settanta

Prosegue il percorso dedicato ai decenni del mondo dell’arte: in mostra a Monza quaranta opere

Da Pomodoro e Vago al Binario 7  Stavolta tocca agli anni Settanta

Da Pomodoro e Vago al Binario 7 Stavolta tocca agli anni Settanta

di Cristina Bertolini

Basta un numero: “70!” per evocare un’epoca. È il titolo del percorso nell’arte italiana degli anni Settanta, nuovo progetto espositivo di “BinarioArte”, allestito nella vasca artistica del Teatro Binario 7 (via Turati 6 a Monza) fino al 9 luglio, in collaborazione con Heart – Pulsazioni culturali e Ponte43, con il contributo di Fondazione della Comunità Mb Onlus. Curatori: Simona Bartolena e Armando Fettolini. Dopo il successo della mostra dedicata agli anni Sessanta, il progetto BinarioArte prosegue il percorso nei decenni del Novecento.

L’esposizione ha finalità didattica e divulgativa, per rendere fruibili i movimenti, i linguaggi e le ricerche che hanno contraddistinto l’epoca. Riunisce più di 40 opere provenienti dalla raccolta del Museo della Permanente di Milano (che ha collaborato alla realizzazione della mostra), dalla Casa dell’Arte Spagna Bellora, dagli archivi degli artisti e da collezioni private. Come manifestoicona dell’esposizione è stata scelta “Una rabbia” di Giangiacomo Spadari, opera datata 1968, testimonianza perfetta del cambio di passo alle soglie del nuovo decennio. Se gli anni Sessanta sono stati contraddistinti dalle ricerche spaziali, i Settanta si aprono sotto il segno dell’ideologia e del bisogno di relazionarsi con la condizione sociale e la conquista dei diritti civili. La pittura diventa autoreferenziale, ricondotta alle sue forme originarie ed elementari e a un rigore apparentemente antiespressivo. Più che sull’opera stessa e sull’esito finale del suo “fare” pittorico, l’attenzione dell’artista si rivolge ai meccanismi interni della propria arte e sul valore della professione di pittore.

Le opere di artisti quali Vago e Olivieri si affiancano in questa sezione alle coeve e affini ricerche di Pinelli, Griffa, Aricò. Anche la scultura svolta verso una rinnovata attenzione al linguaggio, ai materiali e alla relazione specifica con il luogo ospitante: a volte lo caratterizzano, a volte lo modificano e altre ne amplificano le caratteristiche.

Testimoniano le novità in questo ambito le opere dei fratelli Pomodoro, Consagra, Staccioli, Spagnulo, Valentini e altri. La mostra è aperta da martedì a venerdì (15 - 18), sabato e domenica (10 - 12) e (15 - 18). Biglietti: intero 7 euro intero, ridotto 5.