ANTONIO CACCAMO
Cronaca

Covid: quaranta camere extralusso per convalescenti

L’Euro Hotel Residence mette a disposizione due piani per i pazienti in via di guarigione: l’Ats dopo il sopralluogo ha dato parere positivo

La struttura ha anche un residence con 76 alloggi business uno spazio fitness e il centro

Concorezzo (Monza e Brianza), 19 novembre 2020 - L’isolamento in un albergo a 4 stelle? Forse. L’Euro Hotel Residence potrebbe aprire le sue porte ai pazienti Covid in via di guarigione dimessi dagli ospedali lombardi. Alle porte di Monza, ha messo a disposizione 40 delle sue 99 camere extralusso per clientela business. Lo conferma lo stesso direttore dell’Euro Hotel, Francesco Mariani: "Nulla però è stato deciso - racconta al Giorno -. Al momento siamo a livello di possibilità. C’è stato un contatto e l’Ats Brianza dopo il sopralluogo ha dato un parere positivo", La cosa dunque si può fare: "Ma - ripete Mariani - non abbiamo ancora firmato nulla con la Regione, non abbiamo un accordo". E aggiunge: "Noi un po’ di lavoro ce l’abbiamo. L’orientamento però è quello di aprirci. Non siamo benefattori ma sento come un dovere civico fare la propria parte per superare l’emergenza sanitaria. Non mi preoccupa di avere l’etichetta di Hotel Covid. Anche perché solo una minima parte dell’albergo, separata e isolata dal resto della struttura, sarebbe dedicata agli ospiti. Non ci saranno contatti con il resto della clientela che continuerà ad utilizzare i nostri servizi senza accorgersi di nulla. La nostra attività va avanti come sempre. Non chiudiamo".

La struttura alberghiera ha aperto i battenti nel 2008 sulla Monza Melzo, tra Concorezzo e Monza. Oltre alle 99 camere dell’hotel, classic, superior, de Luxe e Suite, ha un residence che contiene altri 76 alloggi business. Venti i dipendenti più altri quindici lavoratori esterni. All’interno anche lo spazio fitness e il centro congressi. Come tante altre attività commerciali oggi però fa i conti con gli effetti della pandemia del coronavirus che ha scombinato la vita sulla Terra. "Abbiamo avuto un calo drastico dal 25 ottobre. Questa seconda ondata ha vanificato l’ottima ripresa registrata a settembre e ottobre. Dopo il primo lockdown si era instaurato un clima incoraggiante. Adesso ci stiamo difendendo. Lavoriamo con un’occupazione di camere del 30-40% contro l’80 e il 90% che facciamo in condizioni normali. Abbiamo solo clientela business, mentre nei periodi normali nel fine settimana accogliamo anche turisti e ospiti vari".

Lavora molto con le squadre del Vero Volley di Monza, sia maschile sia femminile. "Ospitiamo i loro giocatori durante l’intera stagione sportiva. Nei fine settimana abbiamo almeno una delle squadre avversarie che raggiungono Monza per la partita in trasferta. Siamo anche vicini allo stadio Brianteo, riuscendo ad intercettare clienti quando gioca il Monza, e ad Acquaworld, il più grande parco acquatico d’Europa con cui abbiamo studiato dei pacchetti promozionali". Al momento pazienti Covid dimessi dall’ospedale ma in quarantena e in isolamento all’Euro Hotel non ce ne sono. "Non sarebbe nemmeno possibile perché al momento non c’è alcun accordo, siamo a livello di intenzioni". Ma hanno già stilato il piano di accoglienza assieme a tecnici dell’Azienda di tutela della salute di Monza. «Sono stati definiti i percorsi di accesso alla struttura. Alle camere si arriva passando da un ingresso sul retro riservato e da una scala dedicata. Per ovvie ragioni sanitarie non passano dalla reception, e neppure potranno entrarci. Non usano l’ascensore e le altri spazi comuni. Colazione, pranzo e cena sono serviti in camera. Abbiamo riservato ai clienti Covid due piani, il primo e il secondo. Sono solo per loro. Il terzo e il quarto piano restano ad uso esclusivo dei clienti business". Il direttore dell’Euro Hotel è convinto della sua scelta: "Il fatto di avere persone in isolamento credo renda la nostra struttura ancora più sicura. Nel momento in cui ho 5, 10 persone in quarantena so che sono positive e dunque metto in atto un trattamento igienico e sanitario al massimo livello. Tutto questo con il supporto dell’Ats che con il suo giudizio di idoneità ci ha dato sorta di patente di qualità e di sicurezza".