Coronavirus, tra i fondatori del 118 in Piemonte: anestesista muore a Monza

Davide Cordero è stato primo addestratore al servizio di elisoccorso per tanti medici negli anni '90

Davide Cordero (Foto Facebook Rainbow for Africa))

Davide Cordero (Foto Facebook Rainbow for Africa))

Monza, 12 maggio 2020 - Si è ammalato di coronavirus a inizio aprile, ma non ce l'ha fatta ed è morto nell'ospedale in cui lavorava come anestesista, il policlinico di Monza. LSi è spento così Davide Cordero, 64 anni, uno dei fondatori del 118 in Piemonte e primo addestratore al servizio di elisoccorso per tanti medici negli anni '90. "Volare è sempre stata una delle sue passioni più grandi", ricorda Paolo Narcisi, amico e presidente della ong 'Rainbow for Africa' di cui Cordero era stato vicepresidente, facendo molte missioni specie in Ruanda. "Di recente diceva spesso che non vedeva l'ora di andare in pensione, gli mancava poco, per poter tornare in Africa", aggiunge Narcisi.

Nel suo lungo curriculum torna spesso la parola 'soccorso'. Non a caso su Facebook scriveva così: "Soccorrere chi è in pericolo ed assistere chi è nel bisogno e nella malattia, non è un mestiere... È un onore ed un privilegio». Sui social si definiva "piemontese purosangue" e appassionato del suo lavoro "dedicando molta parte del mio tempo ai pazienti che mi sono affidati, mettendoci quel qualcosa in più che ritengo doveroso perché molto ho avuto". Con la Croce rossa aveva fatto missioni in Iraq durante la guerra del Golfo e faceva parte del Soccorso alpino. A Monza si era trasferito per motivi familiari.