
Albanese collezionista di ricorsi rimpatriato
Monza, 7 novembre 2023 – Le ballerine del night si prostituivano con i clienti e (anche) lui prendeva la percentuale. E collezionava espulsioni, ricorsi, ogni mezzo lecito e illecito per tornare in Italia. Nella giornata di martedì il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento in frontiera di un cittadino albanese nato nel 1986 irregolare sul territorio nazionale.
Lo straniero aveva fatto più volte ingresso irregolare in Italia dall’Albania in qualità di turista, ma nel 2018 era stato respinto alla frontiera aerea di Milano Malpensa in quanto aveva già soggiornato per 90 giorni nei 180 giorni precedenti in territorio Schengen.
Nello stesso anno aveva allora spedito un kit per richiedere il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro alla Questura di Alessandria, ma l’istanza era stata dichiarata irricevibile. Nel 2019, accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza a seguito della notifica del provvedimento il cittadino albanese aveva richiesto di accedere alla partenza volontaria. Era solo un modo per prendere tempo.
Nonostante l’accoglimento della richiesta, infatti non si era mai allontanato dal territorio italiano, evitando quindi di adempiere alla partenza volontaria che lui stesso aveva richiesto. Aveva presentato ricorso allora contro l’espulsione, che nel 2020 era stato accolto con l’annullamento del provvedimento.
Nello stesso anno era stato però sottoposto a custodia cautelare in carcere perché accusato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione di ragazze che, in un locale notturno, apparentemente impiegate come ballerine, di fatto intrattenevano rapporti sessuali con i clienti; le prestazioni venivano pagate direttamente al gestore del locale che poi avrebbe dovuto corrispondere una percentuale dei guadagni alle ragazze interessate.
Nel 2021 era stato denunciato per aver attestato falsamente a un pubblico ufficiale, nella richiesta finalizzata ad ottenere il rilascio del permesso di soggiorno, di essere stato assunto alle dipendenze di una ditta. Nello stesso anno era stato denunciato perché trovato in possesso di arnesi atti allo scasso.
Nel mese di febbraio 2022 era stato nuovamente accompagnato in Questura da personale della Squadra Mobile per l'identificazione e qui, riscontrata nuovamente la sua irregolarità sul territorio nazionale, era stato nuovamente colpito dal provvedimento di espulsione. Presentato l'ennesimo ricorso contro il provvedimento, il Giudice di Pace di Monza lo aveva respinto confermando l’espulsione.
Nella giornata di domenica 5 novembre lo straniero era stato fermato a Sesto San Giovanni per un controllo e aveva esibito il provvedimento con il quale il Giudice di Pace aveva accolto il ricorso nel 2020. Invitato a presentarsi l’Ufficio Immigrazione per la valutazione della sua posizione nella giornata del 6 novembre, si è scoperto che l'uomo aveva dato esecuzione all’espulsione rientrando in Albania, dove si era fatto rilasciare una nuova carta d’identità con cognome diverso, avendo assunto il cognome della moglie, cittadina romena, con la quale aveva contratto matrimonio. Dai precedenti fotodattiloscopici e dall’esame delle banche dati, era emerso pero' con certezza che i due nominativi si riferivano alla stessa persona e che l’uomo aveva fatto ingresso nel territorio italiano nel mese di maggio di quest’anno, violando il divieto di reingresso stabilito in cinque anni dall’ultima espulsione.
Per questo motivo il cittadino straniero è stato arrestato, come prescrive la normativa vigente in materia di immigrazione, e sottoposto a giudizio direttissimo nella mattinata del 7 novembre, a seguito del quale il Giudice ha rilasciato il nulla osta all’espulsione dall’Italia.
Il Questore Marco Odorisio, pertanto, ha emesso il provvedimento di accompagnamento alla frontiera che, convalidato dal Giudice di Pace di Monza,e' stato eseguito nel pomeriggio del 7 novembre, quando il cittadino albanese è stato accompagnato da personale della Questura all’aeroporto di Milano Malpensa e imbarcato su un volo Air Albania diretto a Tirana, con il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.