Anatroccoli uccisi, anche l’Enpa chiede pattuglie nei giardini della Villa Reale a Monza

Servono interventi rapidi ed efficaci dopo l’ennesima segnalazione degli esemplari azzannati dagli animali lasciati liberi

Oche nel parco

Oche nel parco

Monza - Nei giardini della Villa Reale servono pattuglie in borghese per "pizzicare" e sanzionare non solo chi lascia libero il cane (malgrado i cartelli che lo vietano), ma anche chi rimpinza gli animali del laghetto con cibi tutt’altro che salutare. A chiedere interventi seri e rapidi è l’Ente nazionale protezione animali di Monza. Venerdì mattina un anatroccolo di neanche un mese è stato azzannato a morte da un cane lasciato libero dal proprietario, e a un altro anatroccolo il cane ha staccato a morsi la coda. L’anatroccolo ferito adesso si trova nel rifugio dell’Enpa dove viene curato e monitorato. L’anatroccolo è stato sottoposto a cura antibiotica e trasferito in un’area riscaldata e protetta. Immediata la denuncia dei cittadini che già di prima mattina frequentano quello specchio d’acqua a due passi dalla Villa Reale.

A denunciare il fatto anche la Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente), i social e tanti animalisti che da tempo chiedono a gran voce interventi seri. Adesso anche l’Enpa scende in campo. "Invitiamo nuovamente le autorità a intensificare i controlli – fanno sapere da Enpa Monza con una nota ufficiale –. Magari in borghese, per identificare i proprietari di cani che, ci viene segnalato, sono spesso sempre gli stessi e entrano nella Villa Reale negli stessi orari".

Anche perché dopo la morte dell’anatroccolo nulla è cambiato. Sabato mattina diversi runner si sono imbattuti in proprietari di cani che avevano lasciato libero l’animale proprio nei pressi del laghetto. Inutili le rimostranze dei park angel che cercavano di far rispettare il regolamento: molti, a detta di alcuni cittadini, hanno insultato i volontari che presidiano il Parco.

Da qui la richiesta dell’Enpa di far monitorare l’area da persone autorizzate a far rispettare il regolamento e a sanzionare. Anche chi getta il cibo nel laghetto. "Nel fine settimana di Pasqua hanno buttato persino pezzi di colomba, pizze e torte. Anche in questo caso le persone si sono dimostrate del tutto irrispettose di un regolamento che, in diversi punti dalla grande area verde, ricorda che è vietato dar da mangiare agli animali, in particolare con prodotti che possono risultare estremamente nocivi alla loro salute". L’Enpa, così come già aveva richiesto la Leidaa, invita il comune e il Consorzio a realizzare le are di sguinzagliamento proprio all’interno del Parco. Aree delle quali già da tempo si parla. "Realizzarle all’interno del Parco potrebbe portare a un miglioramento della situazione nell’area del laghetto, restituendo pace e tranquillità a quegli animali".