Russia, studente spara all'Università di Perm: 6 morti e decine di feriti

L'attacco annunciato sui social: "Voglio fare del male a tutti". Altri giovani si sono barricati negli auditorium per sfuggire alla furia del killer

L'assalitore in azione

L'assalitore in azione

Perm (Russia) - Una studente ha aperto il fuoco in uno degli edifici dell'Università Statale di Perm in Russia, uccidendo e ferendo diverse persone. Lo riporta la Tass citando le informazioni preliminari diffuse da una fonte delle forze dell'ordine.

"Uno studente è entrato nell'edificio universitario e ha iniziato a sparare. Alcuni studenti si sono chiusi negli auditorium delle università per nascondersi dall'aggressore. Altri ragazzi invece sono riusciti a saltare fuori dalle finestre. Ci sono comunque morti e feriti. Le forze dell'ordine si stanno dirigendo sul posto", ha osservato la fonte.

Gli studenti si lanciano dalle finestre
Gli studenti si lanciano dalle finestre

A maggio una sparatoria in una scuola di Kazan, nel sud del Paese, aveva provocato la morte di otto allievi. A seguito dell'episodio il presidente Vladmir Putin aveva annunciato nuove norme più restrittive per il possesso di armi da parte di civili.

Aggressore in ospedale

L'autore della strage a Perm non è morto, come invece è stato affermato in precedenza da fonti ufficiali. Al momento si trova infatti in ospedale ed è vivo. Lo ha detto il Comitato Investigativo russo, citato da RIA Novosti

Bilancio parziale

Il bilancio parziale della sparatoria all'università di Perm è di sei morti e 24 feriti. Lo sostiene il Comitato Investigativo citato dalla Tass. L'autore della strage sarebbe uno studente dell'università: sarebbe stato identificato - rende noto il canale Telegram Bazn considerato vicino alle agenzie di sicurezza - come Timur Bekmansurov, 19 anni, iscritto al primo anno di Giurisprudenza.

Attacco annunciato su Facebook

Bekmansurov, secondo il sito di notizie di Perm, 59.ru, avrebbe lasciato un post VKontakte - il Facebook russo - prima di entrare in azione in cui anticipava l'attacco e le motivazioni. "Non è stato un attentato terroristico. Non sono membro di organizzazioni estremiste. Nessuno sapeva quello che avrei fatto. Ho organizzato tutto da solo. Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada", il testo del post. Bekmamsurov avrebbe inoltre pianificato l'attacco da tempo.

Possibili complici

Il governatore della regione di Perm, Dmitry Makhonin, conferma che uno degli assalitori del campus dell'università è stato neutralizzato e rende noto che è in corso la ricerca di possibili complici. "Stiamo verificando l'informazione di possibili complici. Gli studenti potrebbero aver fatto confusione a causa della paura, gli spari si sono fermati", ha affermato in una intervista all'agenzia Tass. Nel frattempo è stato aperto un centro di crisi sul sito della sparatoria, ha reso noto l'università.