Repubbliche del Donbass e autonomia? Cosa dice il diritto internazionale

Può uno Stato rivendicare l’indipendenza? Tecnicamente sì, ma ad alcune condizioni

Consacrazione delle bandiere del Donbass - Wikimedia

Consacrazione delle bandiere del Donbass - Wikimedia

Può uno Stato secedere, essere annesso o rivendicare l’indipendenza? Tecnicamente sì, ma ad alcune condizioni. Questo tema sta diventando particolarmente rilevante all’interno del contesto della guerra in Ucraina, e dei recenti sviluppi nell’area del Donbass, la regione nel sud-est dell'Ucraina da tempo in parte controllata da gruppi separatisti attraverso le Repubbliche Popolari di Donetsk e di Luhansk. Uno Stato può esistere anche quando non riconosciuto da tutti i Paesi, ma, per il diritto internazionale, devono sussistere particolari condizioni.

La situazione di Stato de facto viene identificata dal diritto internazionale quando un Paese gestisce la propria sovranità in completa autonomia “esercitando il monopolio della forza”, quindi controllando polizia, eserciti, giustizia, anche qualora non fosse considerato dalla comunità internazionale come un paese indipendente. Esempi di Paesi indipendenti "de facto" sono la Transnistria o l’Abcasia, Stati fattualmente indipendenti, ma riconosciuti dalla comunità internazionale come parte rispettivamente della Moldavia e della Georgia, dalle quali sono rivendicati. In passato il termine è stato associato ad altri territori contesi, alcuni divenuti indipendenti, come il Kosovo, altri ancora in situazione di mediazione, come Cipro Nord.

Nel contesto della guerra in Ucraina, il termine de facto è stato associato ai territori rivendicati dalla Russia, riconosciuti dalla comunità internazionale come ucraini, e amministrati, de facto, da soggetti terzi. La rivendicazione più semplice, per Putin, tra gli accordi proposti in sede di diplomazia e di proposta di tregua con l’Ucraina, potrebbe riguardare proprio la dichiarazione di indipendenza (o di Statuto Speciale) delle repubbliche secessioniste, a causa della situazione de facto, che potrebbe essere rivendicata e riconosciuta anche da osservatori internazionali.

L'Ucraina aveva già tentato la via della resistenza alla guerra, il 15 aprile 2014, lanciando l'"operazione antiterrorismo" (ATO) ordinando ai suoi militari di riprendere il controllo della regione del Donbass, con risultati nettamente a sfavore della parte Ucraina. Il Governo Ucraino ha tentato, in tutti questi anni, una resistenza armata che impedisse una possibile espansione russa all’interno del Paese. Oggi, però, con l’inasprirsi del conflitto, la concessione della regione del Donbass sembra più vicina.

Una situazione paradossale, in cui Putin potrebbe avvalersi di una tutela prevista dal diritto internazionale, mentre viola, apertamente, numerose altre norme del diritto internazionale.