La Russia verso la disconnessione da Internet. Gli esperti: arma a doppio taglio

Cogent Communications, uno dei maggiori provider internet Usa e del mondo, ha annunciato che sta interrompendo le relazioni con i suoi clienti di Mosca

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La Russia verso la disconnessione da Internet, come chiesto dall'Ucraina qualche giorno orsono. Questa mattina, Cogent Communications, uno dei maggiori provider internet Usa e del mondo, ha annunciato che sta interrompendo le relazioni con i suoi clienti russi: Il chief executive della società, Dave Schaeffer, ha spiegato che la compagnia non ha voluto escludere i cittadini russi comuni da internet ma impedire che il governo di Mosca usi il network di Cogent per lanciare cyber attacchi o promuovere la propaganda contro Kiev.

La richiesta di Kiev

Il 2 marzo l'Ucraina aveva  chiesto in una lettera all'Icann  Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l'ente che gestisce gli indirizzi degli Internet provider e che è responsabile della gestione e del coordinamento del sistema Dns (Domain Name System), di disconnettere tutti i siti russi da internet. Secondo un'e-mail che il periodico Usa Rolling Stone stato in grado di visionare e a firma di Andrii Nabok, il rappresentante ucraino dell'Icann, Kiev in particolare chiede la chiusura dei server Dns collocati in Russia e di sospendere i domini come '.ru'. Rimuovere l'accesso della Russia a questi server impedirebbe ai fornitori di servizi internet russi di comunicati con i sistemi esterni che collegano gli utenti di internet ai siti web.  Secondo Nabok gli attacchi informatici russi "ostacolano la capacità di comunicazione dei cittadini ucraini e del governo". Portare la Russia offline, afferma Nabok, "aiuterà gli utenti a cercare informazioni affidabili prevenendo la propaganda e la disinformazione". 

Effetti a doppio taglio

Per Rolling Stone, secondo gli esperti del settore, la richiesta senza precedenti ha il potenziale per fare più male che bene e in futuro potrebbe minacciare l'accesso illimitato a Internet di altri paesi. "Questa è un'enorme richiesta dall'Ucraina", afferma Justin Sherman, un membro della Cyber ​​Statecraft Initiative del Consiglio atlantico. È molto probabile che l'Icann respinga la richiesta. Il Cremlino sta diffondendo tonnellate di propaganda e disinformazione sull'Ucraina, ma non è questo il modo di affrontare la questione".

Social bloccati

Venerdì 4 marzo il regolatore russo delle Telecomunicazioni, Roskomnadzor, aveva ordinato il blocco di Facebook a livello nazionale, accusando il social network di "discriminare" i media russi . Facebook già ora non funziona piu' senza una Vpn. Le autorità russe hanno giustificato la decisione accusando Facebook - di proprietà' dell'americana Meta - di "discriminazione" nei confronti dei media russi dopo che aveva introdotto restrizioni su contenuti della Tv del ministero della Difesa, Zvezda, l'agenzia di stampa Ria Novosti, il canale internazionale Russia Today e i siti Lenta.ru e Gazeta.ru. Mosca aveva già annunciato una settimana fa "limitazione dell'accesso" e "rallentamento" del funzionamento di Facebook, in risposta alle iniziative contro le testate russe. Secondo l'autorita' di regolamentazione russa, queste restrizioni "violano i principi chiave della libera diffusione delle informazioni e dell'accesso senza ostacoli degli utenti russi ai media nazionali su piattaforme  Internet straniere".

 Spotify sospende gli abbonamenti premium

La piattaforma di streaming musicale Spotify ha annunciato che sta cancellando l'abbonamento premium per gli utenti russi.  La piattaforma di streaming audio ha annunciato mercoledì la chiusura a tempo indeterminato del suo ufficio russo e ha rimosso tutti i contenuti di RT e Sputnik da Spotify nell'Ue e in altri mercati. La piattaforma di contenuti audiovisivi Netflix e il portale video TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance, hanno anche riferito che tutti i loro servizi in Russia sono stati sospesi.  Diversi media internazionali hanno sospeso la loro copertura dalla Russia proprio a causa della nuova legge sulla stampa. Questi includono la Bbc, Bloomberg, Cbc, Ard e Zdf e la Rai italiana. Inoltre, il governo russo ha vietato l'accesso a Facebook