Secondo le stime dell'intelligence americana, riportate dal New York Times, dall'inizio dell'invasione in Ucraina, oggi al 22esimo giorno, sono morti oltre 7.000 soldati russi. Si tratta di una stima "conservativa" e il bilancio è superiore ai militari americani morti in oltre vent'anni di guerre in Iraq e Afghanistan, scrive il quotidiano.
Il Pentagono stima che un tasso di vittime del 10%, tra morti e feriti, per una singola unità rende impossibile raggiungere gli obiettivi dell'unità stessa. E questo spiegherebbe anche lo stallo delle truppe russe attorno a Kiev. Le unità russe impiegnate sul teatro ucraino sono più di 150mila e si stimano tra 14.000 e 21.000 feriti. Questo dato, unito ai morti e anche alla perdita di tre alti generali sul campo, secondo funzionari del Pentagono potrebbe distruggere la volontà di combattere delle truppe russe e il loro morale, come riporta uno degli ultimi report giornalieri presentati alla Casa Bianca in cui, scrive il NYT, si riferisce di soldati russi che parcheggiano i loro veicoli e si perdono nei boschi.