Guerra in Ucraina, oggi aperti da Mosca nuovi corridoi umanitari ma solo verso la Russia

La rabbia del presidente Volodymyr Zekensky: scelta totalmente immorale

Kiev, 7 marzo 2022 - In mattinata dovrebbero essere aperti dai alcuni corridoio umanitari, ma il condizionale è d'obbligo vista l'istabilità che ha condizionato la giornata di ieri. Ai profughi, anziani donne e bambini soprattutto dovrebbe essere consentito lasciare le città dove i combattimenti sono più cruenti. Ma la destinazione è stata scelta da Mosca e tutte le vie portana alla Russia, scelta che non pice ovviamente agli ucraini e neppure alla Francia che è stata indicata dai ministri  di Putin come ispiratrice della situazione

 

Corridoi ma solo verso la Russia

I corridoi umanitari annunciati da Mosca per consentire ai cittadini ucraini di evacuare dal Paese sono diretti per lo più verso la Russia e verso la Bielorussia, alleato di Mosca. Lo evidenziano i media internazionali, sulla base dei piani pubblicati da Mosca. Il corridoio dalla capitale Kiev porta verso la Bielorussia, mentre per Kharkiv c'è un solo corridoio verso la Russia. Il corridoio da Mariupol porta alla città russa di Rosto-on-Don, vicino al confine con l'Ucraina, mentre da Sumy ci sono due corridoi, uno verso altre città dell'Ucraina e l'altro verso la Russia.

Profughi in fuga
Profughi in fuga

La fragilissima tregua

Dopo i bombardamenti della notte scorsa, che hanno colpito vari centri ucraini tra cui quello di Mykolaiv, provocando incendi in numerosi edifici residenziali, l'esercito russo annuncia che stamattina cesserà il fuoco per consentire i corridoi umanitari da diverse città. I corridoi, spiega il ministero della Difesa russo, saranno aperti dalle 10 (ora di Mosca, le 8 in Italia), da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy, così come "richiesto del presidente francese Emmanuel Macron". Un corridoio, dichiara il Centro di coordinamento dell' Agenzia russa per la risposta umanitaria citato dalla Tass, offrirà l'evacuazione dei civili da Kiev attraverso Gostomel, Rakovka, Sosnovka, Ivankov, Oranoye, Chernobyl, Gden (Bielorussia) e Gomel, per poi procedere verso la Russia con degli aerei. L'uscita da Mariupol sarà invece organizzata lungo due vie: la prima coinvolgerà le città di Novoazovsk e Rostov-on-Don, dalle quali i civili verranno presi con aerei, treni e auto e portati verso punti di destinazione selezionati o centri di sistemazione temporanea. La seconda lungo Mariupol, Portovskoye, Mangush bypassando Nikolskoye, Respublika, Rozovka, Bilmak, Pologi, Orekhov, Zaporozhye. Da Kharkiv, gli evacuati saranno prelevati da Nekhoteyevka e Belgorod, da dove i civili verranno trasportati sempre con aerei, treni e auto. Da Sumy saranno condotti a Sudzha e a Belgorod. Un secondo corridoio passerà attraverso Sumy, Golubovka, Romny, Lokhvitsa, Lubny, Poltava.

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Francia: mai chiesto corridoi verso la Russia

L'Eliseo smentisce l'annuncio dell'esercito russo che la decisione di aprire i corridoi "verso la Russia" sia stata adottata su "una richiesta personale" del presidente francese: "alla domanda avete chiesto che i corridoi siano diretti verso la Russia - sottolineano questa mattina fonti dell'Eliseo - la risposta è ovviamente no". La presidenza francese aggiunge che "il presidente ha chiesto il rispetto del diritto internazionale umanitario, la protezione delle popolazioni civili e l'invio degli aiuti. Ha ricordato l'importanza di una soluzione negoziata, pienamente accettabile per gli ucraini".

 Zekensky: destinazione immorale

Un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zekensky ha definito ''totalmente immorali'' i corridoi umanitari creati dalla Russia per far uscire i civili dalle città assediate. "Questa è una storia completamente immorale. La sofferenza delle persone viene utilizzata per creare un'immagine televisiva che si desidera", ha detto il portavoce in un messaggio scritto.  "Questi sono cittadini ucraini, dovrebbero avere il diritto di evacuare nel territorio dell'Ucraina", ha aggiunto.