Corridoi umanitari, cosa sono e quanto dureranno quelli in Ucraina

Corsa contro il tempo per l'evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha. Zelensky: "Chi può resti a combattere"

Cessate il fuoco temporaneo, dalle 8 di oggi, ora italiana, per corridoi umanitari. L'annuncio a sorpresa della Difesa russa arriva al decimo giorno dall'inizio dell'invasione. Stamattina Mosca ha dichiarato il regime di cessate il fuoco in Ucraina e aperto vie di fuga protette per l'evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha. "Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina" ha reso noto il ministero della Difesa russo. Il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko nei giorni scorsi aveva denunciato che la città era allo stremo, senza acqua, elettricità e riscaldamento e assediata dalle truppe russe e aveva chiesto corridoi umanitari per consentire ai civili di allontanarsi in sicurezza. Sono oltre 200mila le persone che saranno evacuate da Mariupol e più di 15mila da Volnovakha lungo i corridoi umanitari, stando alla vicepremier ucraina Irina Vereshchuk.

Cosa sono i corridoi umanitari?

Si tratta sostanzialmente di vie di fuga protette per i civili che non partecipano alle operazioni militari. Lungo tali “corridoi” e per tutta la durata prevista per l’evacuazione, le ostilità vengono sospese per non mettere a rischio la vita delle persone in fuga verso una zona sicura. L'ultima volta i corridoi umanitari sono stati adottati dopo il ritiro delle forze americane e Nato dall’Afghanistan, quando decine di migliaia di persone cercavano di salire sugli ultimi voli per scappare da Kabul. In quel caso fu chiesto di garantire corridoi umanitari via terra attraverso il Pakistan, ma il regime dei talebani non acconsentì e gli afghani in fuga furono costretti ad allontanarsi tra i pericoli di bombardamenti. 

Quanto dureranno quelli in Ucraina?

I corridoi umanitari resteranno aperti fino alle 15, ora italiana. E' dunque corsa contro il tempo per l'evacuazione della popolazione civile da Mariupol e Volnovakha. La città portuale è da cinque giorni sotto pesanti bombardamenti, senza luce né acqua. Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk oggi 200.000 persone dovrebbero essere fatte uscire da Mariupol e più di 15.000 da Volnovakha. Ma i l vice-sindaco di Mariupol Serhiy Orlov ha ridimensionato le aspettative odierne a 9.000 persone, "se regge il cessate il fuoco".  

Quali sono i rischi adesso per chi resta?

Il timore, paventato da alcuni osservatori, è che dopo l'evacuazione dei civili l'esercito russo possa infierire sulle città con bombardamenti a tappeto senza il timore di essere accusato di crimini contro l’umanità (come avvenuto finora) massacrando così i volontari rimasti a difendere le città e pressando Kiev per la resa.

Zelensky: "Chi può resti a combattere"

I corridoi umanitari "ci saranno" per consentire di lasciare Mariupol e Volnovakha a "bambini, donne e anziani", tuttavia chi può dovrebbe "rimanere e resistere al nemico". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.  "Siamo riusciti a ottenere un accordo per fornire assistenza a quelle città in Ucraina che si trovano nella situazione peggiore e terribile, Mariupol e Volnovakha, per salvare bambini, donne e anziani. Per fornire farmaci e cibo a chi sta lì in quei luoghi - ha dichiarato Zelensky - Le persone disposte a lasciare questi luoghi dovrebbero essere in grado di farlo ora utilizzando il corridoio umanitario, ma chi ha la forza e voglia deve rimanere e resistere al nemico". Riferendosi sempre ai corridoi umanitari, Zelensky ha aggiunto che "facciamo tutto il possibile da parte nostra per assicurarci che questo accordo funzioni".

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