Giornalista russa su Telegram: "Un missile su Torino per far saltare in aria Eurovision"

Il post suscita indignazione in rete. Yuliya Vityazeva replica: "Solo sarcasmo. Chi mi accusa mostra il goffo funzionamento della propaganda occidentale"

Dice di essere stata fraintesa, di aver voluto solo rispondere a un titolo considerato provocatorio. Eppure la sensazione è che la giornalista russa Yuliya Vityazeva, volto noto al pubblico tv in seguito a numerose ospitate in talk show trasmessi dalla tv italiana, stavolta sia andata ben oltre il consentito, in tema di "sparate". La materia del contendere è un post pubblicato sul suo profilo Telegram a commento di un articolo del tabloid tedesco Bild, intitolato "Putin vuole hackerare l'Eurovision" (ed effettivamente i pirati informatici ci hanno provato, facendo però flop). Un pezzo che a Vityazeva ha suggerito un collegamento spericolato. La reporter ha imbeccato il giornale con "un'idea per il futuro", far "saltare in aria" l'Eurovision con "un razzo Satan", fra le armi più devastanti dell'arsenale nucleare del Cremlino. Il tutto accompagnato da un'emoji con la faccia che fa l'occhiolino.

Il post della giornalista russa su Telegram
Il post della giornalista russa su Telegram

La proposta (più strampalata e assurda che minacciosa, a dire il vero) non è passata inosservata. In tanti sui social hanno condiviso e commentato con sdegno le parole della giornalista, nota per le sue posizioni vicinissime allo Zar Putin e per il suo sostegno all'attacco contro l'Ucraina. Vityazeva, comunque, non pare essersi troppo scomposta per le critiche. Anzi. Ha voluto rilanciare. Ha detto di aver voluto usare il sarcasmo per suggerire un titolo più efficace alla Bild. E, allo stesso tempo, ha sostenuto che la vicenda dimostrebbe "il goffo funzionamento della propaganda occidentale". Per continuare con un attacco ai suoi "accusatori" che per convenienza, pigrizia o semplice scarsa propensione all'umorismo (quale umorismo?) non avrebbero voluto controllare "la fonte originale" del suo post.

Chiusura, questa sì, minacciosa. "Qualsiasi menzione dei nostri missili - ha affermato la reporter - priva" gli occidentali "del loro senso dell'uomorismo. Perché hanno paura. E giustamente, tra l'altro". Vityazeva ha scritto il suo post durante la finale della manifestazione canora, poi vinta dalla band ucraina in gara, i Kalush Orchestra. C'è da scommettere che il suo giudizio sull'evento torinese potrà essere solo peggiorato e le sue intenzioni bellicose vieppiù rafforzate.