L'incubo è il missile russo Satan 2. Ha 15 testate nucleari e può colpire ovunque

Elude le difese Nato con una traiettoria al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da apparati radar di "early warning" o sistema missilistico difensivo

Il missile intercontinentale Satan 2 in mano alla Russia

Il missile intercontinentale Satan 2 in mano alla Russia

Kiev -  L'arsenale della guerra Ucraina-Russia apre squarci inquietanti. Un video postato su Twitter dal corrispondente della Cnn Frederik Pleitgen testimonia il viaggio verso il confine ucraino di camion militari russi che trasportano Tos-1, sistemi montati su telai di carri armati T-72 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche che allo scoppio creano una fortissima onda di pressione che dilania gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Preoccupa anche la messa in allerta del sistema di difesa russo. Secondo Rsi, Radiotelevisione svizzera, Mosca dispone infatti di missili di tutte le gamme tra i quali gli intercontinentali Sarmat (che per la Nato sono gli Ss-X-30 Satan 2) che hanno una portata di 18.000 chilometri.

Progettati per eludere le difese missilistiche avversarie grazie ad una fase di salita più breve, i Satan 2 sono pensati per trasportare fino a 15 testate nucleari o 24 dispositivi d'inganno.  Con un raggio d'azione di circa 18.000 km, il Sarmat, missile bistadio a propellente liquido del peso di oltre 200 tonnellate al lancio e con un carico utile di 10, è in grado di colpire qualsiasi punto del globo eludendo le difese (specie quelle Usa oggi in servizio), semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di "early warning" o sistema missilistico difensivo. 

Il missile in un'immagine di Rsi
Il missile in un'immagine di Rsi

Gli interrogativi sono aumentati da quando Putin ha dato ordine di mettere in stato di massima allerta le forze strategiche di deterrenza nucelare, ovvero le forze su cui si basa la capacità della Russia di esercitare deterrenza per una aggressione, ma anche per sconfiggere un aggressore. Includono sistemi di tipo diverso, fra cui le armi nucleari.  A questo punto, non si sa cosa potrà succedere e quale sarà lo sviluppo, soprattutto dopo la giornata dei negoziati tra i due Paesi, ma è chiaro che una sola testata nucleare potrebbe uccidere centinaia di migliaia di persone. E la Russia ha le scorte nucleari più grandi del mondo.

Inoltre, Mosca ha sempre votato contro l’adozione del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Intanto, la Russia ha messo in campo tank, missili, caccia e fregate. Dai media internazionali fioccano post e video che aprono squarci inquietanti. Nei giorni scorsi, le istituzioni di Kiev hanno fatto dichiarazioni-denuncia sull'uso di armi proibite e azioni sotto copertura impossibili da verificare. "Attenzione, nella regione di Sumy gli aerei russi disperdono giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo", è l'allarme lanciato su Twitter dalla Verchovna Rada, il parlamento ucraino, che riguarda la città del nord est dell'Ucraina vicina ai confini con la Russia teatro da ieri di violenti combattimenti.

Media ucraini hanno invece riferito di informazioni ricevute dall'intelligence di Kiev su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Secondo la stessa fonte, alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sono state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici. C'è infine un video postato su Twitter dal corrispondente della Cnn Frederik Pleitgen a testimoniare il viaggio verso il confine ucraino di camion militari russi che trasportano T0S-1 (noto anche come Buratino), sistemi montati su telai di carri armati T-72 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche.

Non si tratta di munizioni convenzionali: sono piene di esplosivo ad alta temperatura e pressione elevata. Vengono anche chiamate bombe a vuoto perché risucchiano l'ossigeno dall'aria circostante per generare un'esplosione molto potente, con un'onda d'urto assai forte, che produce effetti altamente distruttivi. "Uno sviluppo altamente inquietante", ha commentato il Guardian che ricorda come il sistema T0S-1 fu usato per la prima volta durante la guerra sovietica in Afghanistan e più di recente in Cecenia e in Siria.