Dall'immunità di gregge, ai vaccini al liberi tutti: la via inglese contro il Covid

Da cinque giorni i dati della pandemia sono in picchiata nonostante non esistano più restrizioni

Il premier Boris Johnson

Il premier Boris Johnson

Londra, 25 luglio 2021 - Dalla teoria dell'immunità di gregge del primo ministro Boris Johnson passando alle frustate mortali del virus sui sudditi di sua Maestà. Dal lockdown stretto  generalizzato o localizzato, al vaccino di massa, alla variante inglese per finire con l'indiana. La Gran Bretagna sul fronte della pandemia da mesi offre notizie contrastanti che lasciano quanto meno interdetti i cittadini dell'Unione europea. Quasi la Brexit abbia creato una via inglese al Covid.

E le ultime notizie da Londra, in tempi di proteste diffuse sull'utilizzo del green pass, offrono il destro a analisi scientifiche ma anche a strumentalizzazioni ideologiche.  Per la prima volta infatti dall'inizio della pandemia, la Gran Bretagna ha ha registrato un calo sostenuto dei casi di coronavirus anche se non c'e' il lockdown: negli ultimi cinque giorni i casi sono sempre diminuiti, passando dai 49mila di domenica scorsa ai 29.173 di ieri. E adesso chi analizza questi numeri con uno sguardo ottimista sostiene che il Paese abbia superato il picco della sua terza ondata.

Domenica, quando sono stati registrati 29.173 casi positivi, per la prima volta si è scesi sotto i 30mila dal 6 luglio, decisamente sotto il picco di circa 50mila casi registrato poco prima del Freedom Day, esattamente una settimana fa, quando quasi tutti i rimanenti divieti anti-Covid sono stati revocati in Inghilterra. L'ultima serie di cinque giorni di numeri in calo era stata a febbraio, poco dopo che il Regno Unito aveva superato il picco dell'ondata invernale. C'e' da dire che le conseguenze del Freedom Day ancora non si vedono e bisognerà attendere ancora qualche giorno per registrarle. Il dato di domenica è stato comunque del 40% piu' basso rispetto a quello della domenica precedente e ha segnato la prima volta che i numeri sono scesi sostanzialmente dall'inizio di maggio. Da notare che in tutte e due le precedenti ondate, la Gran  Bretagna aveva fatto scendere i casi con misure di lockdown; stavolta il governo ha fatto conto invece sulle vaccinazioni ed anzi ha allentato le ultime restrizioni invece che implementarle.

Insomma in Gran Bretagna la ricetta della riapertura totale sembra funzionare, soprattutto se confrontata ai dati degli altri Paesi dove rimangono alcune misure restrittive. Libertà totale contro green pass: presto e pericolo addentrarsi in previsioni scientifiche. Come sempre con i Covid sarà il tempo e i dati giornalieri della pandemia dire che ha (forse) ragione 

Chi non si è fatto scappare la notizia e l'occasione di far polemica è Alberto Zangrillo, primario dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale San Raffaele e medico personale di Silvio Berlusconi. "Nonostante le "folli riaperture" del primo ministro Boris Johnson, per il quinto giorno consecutivo, crollo dei contagi Covid-19 in  Gran Bretagna. Per conoscere la notizia dobbiamo leggere The Times . Alla stampa italiana le buone notizie non interessano".