Covid Francia: superati i 30mila contagi. Cosa sta succedendo

Il ministro della Salute Véran: "Un aumento molto importante dei casi". Occhi puntati su Parigi

Coronavirus Francia (Ansa)

Coronavirus Francia (Ansa)

Parigi - Si alza l'allerta per la nuova ondata Covid anche in Francia. Come annunciato oggi dal ministro della Salute Olivier Véran Oltralpe sono 30mila i casi confermati nelle ultime 24 ore. Secondo le cifre esatte di Santé Publique France, pubblicate qualche ora dopo, il bilancio dell'ultima giornata è di 30.454 nuovi contagi. Tale cifra non era più stata toccata dall'11 agosto scorso, quando furono annunciati 30.920 casi. "È un aumento molto importante dei contagi - ha commentato Véran - la dimostrazione che ci troviamo, eccome, in una quinta ondata epidemica".

La media settimanale - considerando che Santé Publique ieri ha quantificato soltanto 5.260 casi - ha superato quota 20.000 contagi al giorno. Il tasso di incidenza a livello nazionale ha toccato 191 casi per 100.000 abitanti, mentre negli ospedali i ricoverati per Covid sono ormai 8.525, contro gli 8.338 di ieri e i 7.535 di una settimana fa. Anche i reparti di terapia intensiva risentono dell'aumento, con 1.455 casi gravi contro i 1.406 di ieri e i 1.277 della settimana scorsa. Un totale di 84 nuovi decessi legati al Covid-19 nelle ultime 24 ore ha portato il numero totale dei morti in Francia dall'inizio dell'epidemia a 118.600.

Occhi puntati sulla capitale: a Parigi è stata superata la soglia di "massima allerta". Come riferito da Le Monde il numero di casi da Covid-19 nella capitale francese, infatti, ha superato i 250 casi per 100.000 abitanti, come nel picco dell'ondata precedente.  Ma a differenza del primo anno dell'epidemia, questo aumento non si traduce fortunatamente in un'ondata equivalente in ospedale. Il ministro dell'Istruzione francese, Jean-Michel Blanquer, ha reso noto che nel Paese sono attualmente chiuse 6.000 classi a causa del Covid. Erano poco più di 4.000 venerdì scorso. Si tratta di classi "soprattutto elementari, dove eseguiamo i test salivari", ha precisato il ministro osservando comunque che "l'anno scorso, durante il picco epidemico, avevamo 12 mila classi chiuse".