Bielorussia: "Pena di morte a chi tenta atti di terrorismo". Perché c'entra con la guerra

Il presidente Lukashenko firma le novità del codice penale: cresce il timore che serva a preparare l'entrata nel conflitto ucraino al fianco della Russia

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko

Minsk - Aleksandr Lukhashenko  il presidente padre-padrone della Bielorussia, alleato numero 1 di Vladimir Putin, ha firmato degli emendamenti al codice penale, che prevedono la pena di morte anche per "tentati atti di terrorismo", più specificamente per la "preparazione" di atti di terrorismo. Come si legge sul sito del ministero della Giustizia di Minsk, la modifica del Codice penale, pubblicata in gazzetta ufficiale, entrerà in vigore a partire dal 29 maggio. La Bielorussia è l'unico paese europeo che applica la pena di morte.

Ecco cosa dice esattamente la mlegge che modifica il codice penale:  "Come misura eccezionale di punizione, è consentito l'uso della pena di morte per i reati previsti dall'articolo 124, parte 2 ('un atto di terrorismo contro un rappresentante di uno Stato straniero o un'organizzazione internazionale'), nella parte 3 dell'articolo 126 ('un atto di terrorismo internazionale'), nella parte 3 dell'articolo 289 ('un atto di terrorismo') e nella parte 2 dell'articolo 359 ('un atto di terrorismo contro uno Stato o personaggio pubblico') del presente Codice, o per altri reati particolarmente gravi connessi alla privazione intenzionale della vita di una persona in circostanze aggravanti".

La novità, a giudizio di diversi osservatori, potrebbe rientrare in una serie di misure del governo di Minsk che permetterebbero al Paese di entrare direttamente in campo al fianco della Russia nella guerra in Ucraina. In particolare, l'aver reso possibile la pena capitale per i "reati di terrorismo contro un rappresentante di uno Stato straniero o un'organizzazione internazionale" sembra essere un tentativo di intimidire la forte, ma sotterranea, opposizione di gran parte della popolazione al conflitto contro il Paese vicino, considerato amico dalla maggioranza dei cittadini. Finora, tuttavia, tutti i movimenti di truppe bielorusse al confine ucraino sono sembrati atti dimostrativi. All'inizio del conflitto, comunque, Minsk lasciò passare i tank dell'invasore russo sul proprio territorio.