Kabul, due membri di Isis K uccisi da raid Usa. Bbc: "Negli attacchi vittime fuoco amico"

Sale il bilancio di morti nella prima controffensiva a stelle e strisce, mentre il Pentagono "non conferma, né smentisce" le testimonianze rilanciate dalla rete tv britannica

Il canale dove si è verificata una delle esplosioni in cui sono morte centinaia di persone

Il canale dove si è verificata una delle esplosioni in cui sono morte centinaia di persone

Sono due le figure di alto profilo dell'Isis-K, la ramificazione dell'Isis nata nella provincia del Khorasan ritenuta responsabile dell'attacco terroristico di giovedì all'aeroporto di Kabul, rimaste uccise nel raid con il drone sferrato dagli Usa in risposta agli attentati suicidi in cui sono morte circa 200 persone, fra civili afghani e soldati statunitensi. C'è una vittima in più, quindi, rispetto a quella già accertata oggi. A rendere noto il bilancio complessivo di questa prima controffensiva a stelle e strisce è stato il generale William "Hank" Taylor, nel quotidiano briefing sulla crisi afghana organizzato al Pentagono. 

Taylor ha precisato che non c'è stata alcuna vittima fra i civili.  "Continueremo ad avere la capacita' di difenderci e di condurre operazioni di contro-terrorismo", ha aggiunto l'ufficiale. Non è stato specificato se i due terroristi eliminati abbiano avuto un ruolo negli attentati di giovedì, ma il generale ha affermato che entrambi avevano "grande capacità di portare a termine missioni assassine".

Morti per un errore?

Intanto gli Stati Uniti si trovano con una matassa in più da sbrogliare in questi giorni concitati del ritiro delle loro truppe da Kabul. La Bbc (la rete pubblica della Gran Bretagna), infatti, ha riferito attraverso il suo inviato presente in Afghanistan, alcune testimonianze di cittadini afghani che si trovavano nella zona degli attentati suicidi secondo i quali "molte" delle persone morte nell'attentato all'aeroporto di Kabul "sono state uccise dai soldati americani" nella calca e nella confusione seguita alle esplosioni.  Una versione che, ovviamente, deve essere ancora accertata ma che, comunque, può rappresentare una fonte di preoccupazione in una situazione già molto confusa. 

Anche queste voci sono state oggetto di confronto nel briefing al Pentagono, soprattutto su sollecitazione - nella conferenza seguita al vertice - dei giornalisti. "Non possiamo confermare né smentire le notizie per cui alcune vittime dell'attentato a Kabul sarebbero morte per il fuoco aperto dalle truppe americane nel caos seguito all'esplosione", ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, aggiungendo che "sul caso si sta investigando".

Talebani irritati

Emerge, intanto, l'irritazione dei talebani a fronte del raid con il drone delle forze Usa. "Gli americani avrebbero dovuto informarci sull'attacco aereo" contro l'Isis-K ha detto un portavoce degli studenti coranici alla guida dell'Afghanistan, rispondendo all'agenzia Reuters. Fra l'altro, secondo i talebani, nell'attacco a stelle e strisce sarebbero rimasti "feriti due donne e un bimbo", versione che cozza con quella fornita dal Pentagono, secondo la quale non ci sarebbe stato alcun civile coinvolto.

I talebani attendono anche l'addio delle truppe Usa per prendere il controllo dell'aeroporto di Kabul, colpito giovedì scorso dagli attentati dell'Isis K. Quando accadra? "Molto presto" ha affermato un portavoce del movimento sempre alla Reuters, precisando che è "un po' troppo presto per decidere" se avranno bisogno dell'"aiuto di Turchia o Qatar per gestire lo scalo"