Covid, morto il fotografo di moda Giovanni Gastel

Il suo nome era legato alle immagini di Missoni, Versace, Armani, Ferragamo e Chiara Boni

Gastel

Gastel

Il Covid si è portato via un altro artista di grande fama, il  fotografo  Giovanni Gastel, 66 anni, figlio di Giuseppe  Gastel e Ida Visconti di Modrone, nipote di Luchino Visconti.  Uomo d’altri tempi, di grande garbo e ironia, i  suoi scatti hanno cambiato la percezione dell’immagine della moda.   Gastel si era  affermato proprio come fotografo nel mondo fashion, per poi occuparsi anche di progetti di arte  e di ritratti.

Fra le personalità che ha immortalato Barack Obama, Maradona e Fiorello, da Pino Daniele a Johnny Depp. Sue le immagini della campagna pubblicitaria di Chiara Boni con Malika Ayane a cui aveva  dedicato un post su Facebook solo qualche  settimana fa.

Giovanni  Gastel ha iniziato a scattare giovanissimo, negli anni 70,  il suo apprendistato nello scantinato di casa, per poi  completarlo  a Londra quando tra il `75 e il ‘76 lavora per Christie`s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso. Nel 1981, grazie alla sua agente Carla Ghiglieri, l’incontro con la moda e i primi lavori per le riviste, tra cui Vogue Italia. Amate  erano le sue campagne pubblicitarie per Versace, Missoni, Tod`s, Trussardi, Krizia, Ferragamo.

Da Parigi lo chiamano per lavorare per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain. Lavora anche in  Gran Bretagna e in Spagna. Un percorso, questo, che si snoda lungo gli anni 80 e 90 e finisce  nel 1997 con la personale curata dal critico d’arte Germano Celant alla Triennale di Milano. Nel 2015  Gastel per i 60 anni si era regalato anche un’autobiografia, “Un eterno istante. La mia vita“.