
Sandro Tonali durante la partita della Nazionale
Milano, 12 novembre 2020 - In campionato come in Nazionale il dubbio resta lo stesso: Sandro Tonali è lo stesso giocatore che ha incantato tifosi e addetti ai lavori quando vestiva la maglia del Brescia? A guardare le prestazioni che il centrocampista ha regalato finora la risposta sembrerebbe essere no. Ieri sera il centrocampista del Milan è sceso in campo nella gara amichevole dell’Italia contro l’Estonia ma la sua prestazione non è stata di certo tra le migliori della formazione azzurra: il colpo di mercato dei rossoneri dell’ultima sessione di mercato non sta rendendo secondo le aspettative e il tempo dell’adattamento a nuovo ambiente e a un nuovo gioco è scaduto. C’è chi lo difende dicendo che passare da una realtà come quella delle Rondinelle a un club come quello di via Aldo Rossi, a vent’anni, non sia una cosa facile da assorbire soprattutto se la tua attuale squadra veleggia prima in classifica e la pressione della vetta si fa sentire non poco. Il Tonali visto con la maglia dell'Italia è lo stesso che si è visto finora nel Milan: un centrocampista che fa fatica sia fisicamente che mentalmente ma che sembra rendersi conto di non essere al massimo e per questo, spesso, sceglie di dare il minimo sindacale. Nella sfida di ieri sera contro gli estoni il classe 2000 ha regalato un'imbucata, tanti passaggi sbagliati, alcuni disimpegni non riusciti e troppe sponde all'indietro per i due centrali tant’è che il vice di Mancini, Evani, decide di sostituirlo a inizio ripresa: scelta tecnica? Ha voluto preservarlo per il prossimo impegno di domenica contro la Polonia? La risposta potrebbe essere entrambe le cose, fatto sta che in una serata in cui la Nazionale ha fornito una prestazione all’altezza il 4 rossonero non ha brillato. Per Sandro però il contesto può essere un aiuto: se con la maglia Azzurra ha tutto il tempo per ritagliarsi uno spazio definito e fisso, nel Milan i compagni Kessié e Bennacer sono l’alternativa migliore in questo momento e non stanno facendo rimpiangere troppo il Tonali dei tempi migliori: qualche segnale positivo è arrivato, come ha sottolineato lo stesso tecnico Pioli, ma non una svolta. Tempo al tempo, certo, ma prima o poi la sabbia nella clessidra finirà.