Milano City Marathon 2016 in staffetta: quando correre fa del bene. Agli altri

“Correre per una buona causa, sempre”. La nuova edizione della Europ Assistanze Relay Marathon prevede 65 onlus come canale esclusivo per le iscrizioni alla staffetta: obiettivo 2.500 squadre per coinvolgere i runner al fianco del terzo settore di DANIELE MONACO

Milano City Marathon

Milano City Marathon

Milano, 24 febbario 2016 - “Correre fa bene, ma soprattutto correre fa del bene”. Con questa citazione è stato ricordato Fabrizio Cosi, fondatore della onlus “Podisti da Marte”, alla presentazione della staffetta Milano City Marathon che si terrà il 3 aprile per le strade della città. Un’edizione che si pone come obiettivo 2.500 squadre da quattro componenti iscritte alla Europ Assistance Ralay Marathon esclusivamente tramite le 65 società del terzo settore autorizzate con Fondazione Milan come new entry (adesioni su www.milanomarathon.it). Un format di successo introdotto dal 2008 con lo slogan “Corri, dona, vinci” proprio da un’idea fra gli altri di Cosi che, scomparso lo scorso ottobre, ai suoi “marziani” impegnati nei colorati flash mob a base di corse coreografiche amava ripetere “No profit, no stop”. Un motto che racchiude la filosofia dello sportivo solidale: “Correre per una buona causa, sempre – ricorda il nuovo presidente dei PdM Giuseppe Cambareri -. Fare qualcosa per vivere la città, vivere gli altri e superare la diffidenza delle persone e non chiudersi nella pratica sportiva dettata dal cronometro”.

Un concetto sottolineato dall’assessore comunale allo Sport Chiara Bisconti: “Milano è una città che corre e ormai gli eventi sono tantissimi, tanto che ci troviamo a dover negare degli spazi – spiega -. Questo è però un segno di un successo del mondo della corsa in cui la Marathon occupa un posto qualificante nella nostra città. Innanzi tutto perché ne porta il nome e poi perché la collega una dimensione internazionale che diventa sempre più pressante a diventare guida in Italia e in Europa. Infine, il charity program rappresenta una leva importante per una festa che può servire a coinvolgere chi non partecipa e cambiare quella sensazione di ‘fastidio’ per i ‘disagi’ con cui una volta venivano vissuti eventi simili”. La Milano City Marathon ha raccolto nel 2015 15mila iscritti fra staffette e maratoneti, per i quali partecipare alla corsa da 42 chilometri costerà 69 euro.

Dal 2000 al 2015 hanno partecipato 340 organizzazioni no profit per un totale di 3 milioni di euro raccolti. Nel 2015 la raccolta media tramite Onp è stata di 5.549 euro tramite Rete del dono. La piattaforma di crowdfunding che permette di realizzare collette online per progetti sociali ha raccolto 115mila euro nel 2012, primo anno di adesione alla McM per arrivare a 289mila nel 2015: “Una crescita lenta e costante che vede protagoniste soprattutto le aziende con i loro dipendenti runner”, sottolinea Valeria Vitali di Rete del dono che in media raccoglie il 35% della somma totale nell’ambito della manifestazione mentre in genere il 74% delle iscrizioni dei runner avviene sotto le insegne delle 10 onlus “più virtuose”. Solo nel 2015 il charity program della McM ha fatto raccogliere un milione di euro, diventando il singolo evento sportivo italiano più importante in Italia per attività di fundraising.

“Se correrò la staffetta alla Milano City Marathon? – si chiede Serginho - Fossero stati 100 metri potevo pensarci, ma visto che saranno 10 chilometri… posso provarci. Non corro da 6 mesi, vedremo”. Per ora “traccheggia” lo scattista brasiliano, vecchia gloria ancelottiana che ha spiegatocosì  la partecipazione di Fondazione Milan alla Milano City Marathon: “Realizzare e sostenere del laboratori sportivi ‘Play for change’ contro l’abbandono scolastico degli adolescenti fra gli 11 e i 18 anni che hanno avuto problemi con la giustizia. Aiutarli a capire che il loro futuro è migliore, attraverso i valori dello sport: regole, gioco di squadra, impegno e rispetto”. L’obiettivo della onlus rossonera è di avere 180 partecipanti. A loro la fondazione metterà a disposizione un allenatore tecnico e uno atletico per incontri di preparazione che si terranno ogni lunedì sera fra le 19 e le 20.30 vicino a Casa Milan. I proventi serviranno a sostenere presidi ‘Play for change’ in tutto il mondo, sei in Italia. 

di DANIELE MONACO

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