Football americano, Seamen Milano: "Così combattiamo il coronavirus"

Il capo allenatore Michael Wood: “Oltre 10mila persone che un paio di settimane fa vivevano una vita normale, si sono infettate e all’improvviso se ne sono andate. Ma dobbiamo guardare al futuro farci forza"

Seamen Milano

Seamen Milano

Milano, 1 aprile 2020.  Il capo allenatore dei Cisalfa Seamen Milano, Michael Wood, isolato nel suo appartamento nel capoluogo meneghino, ha raccontato in un’intervista al sito americano Americanfootballinternational.com come sta vivendo l’emergenza legata al Coronavirus in Italia: “La situazione è piuttosto spaventosa in questo momento. Siamo stati rinchiusi per 17 giorni, il che significa che possiamo solo andare a fare la spesa o in farmacia per gli articoli essenziali. Questo virus è terribile. Oltre 10.000 persone che un paio di settimane fa vivevano una vita normale, poi si sono infettate e all’improvviso se ne sono andate”.

E in casa Cisalfa Seamen Milano, qual è la situazione? “Tutti sono molto frustrati e delusi. È normale. Il football qui è leggermente diverso rispetto agli Stati Uniti o al Canada. I ragazzi giocano per amore del gioco, nessuno sta facendo molti soldi giocando o allenando. Questa è la loro famiglia, i loro amici, i loro fratelli e questo è un aspetto importante della loro vita. Tutti si sono allenati, aspettando con impazienza la stagione, e ora è tutto sospeso e nessuno conosce fino a quando. Quindi, come ho detto, è frustrante, ma penso che tutti ci rendiamo conto che è solo un gioco e che esiste qualcosa di più grande e più importante”.

Un ricordo sulla recente morte di Paolo Crosti, uno dei padri fondatori del football americano italiano portato via dal coronavirus: “Inutile dire che la sua scomparsa è un pugnale diretto nel cuore del football italiano. Si è ammalato, è stato ricoverato in ospedale giovedì e se n’è andato domenica. Questo virus non è uno scherzo. Ci mancherà profondamente”.

E gli allenamenti? “Filmiamo tutte le nostre sedute e le carichiamo su Hudl in modo che i nostri ragazzi possano riguardarle. Abbiamo chiesto loro di fare del loro meglio per mantenere la forma fisica a casa. Abbiamo una riunione video una volta alla settimana organizzata dal nostro Presidente, Marco Mutti, per aggiornarli su eventuali novità”

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