Mario Biondi: "Amo la musica...e sogno di scappare in Polinesia"

L'artista all’Arcimboldi porta le canzoni del suo album Romantic: "Il mondo della canzone ormai è cambiato troppo, e io fatico a capirlo"

Il cantautore Mario Biondi, 51 anni, padre di nove figli

Il cantautore Mario Biondi, 51 anni, padre di nove figli

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Milano - Come canta l’amore lui … Dopo Brescia, Bergamo e Mantova, Mario Biondi martedì prossimo porta le canzoni del suo ultimo album "Romantic" (e la nostalgia anni Settanta che le accompagna) a Milano, sul palco degli Arcimboldi.

Tra Perry Como e Frank Sinatra, tra Pharoah Sanders e Leon Ware il pubblico cosa sceglie? "In quanto cantato pure da Sinatra, un pezzo come ‘Going out of my head’ è più ‘popolare’ di altri. Così pure ‘What’s going on’ di Marvin Gaye. ‘You’ll never find another love like mine’ ancora di più. ‘Papa loves mambo’ figura più classica di quel che è, l’avesse rifatta qualche giovane sudamericano oggi sarebbe più popolare".

Recupera, come nel disco, pure la versione inglese di di “Prendila così” di Lucio Battisti? "Assolutamente sì, ma ‘Take it as it comes’ la tengo in coda".

A proposito di domande tipo “What’s going on”, che sta succedendo nel mondo della canzone? "Ogni tanto fatico anch’io a capirlo. Senza più regole o filtri c’è in giro tanta mediocrità. In questo periodo sto molto alla finestra; amo la musica, ma il mercato che ci gira attorno è sempre più deludente. Canto da una vita e non nascondo che ogni tanto affiora il pensiero di dedicarmi ad altro. L’idea di scappare in Polinesia rimane un’opzione valida".

Magari su una nave da crociera. "Già, lavoravo proprio su un’imbarcazione da crociera quando, per colpa di un guasto all’aria condizionata, mi venne un fortissimo mal di gola. Per guadagnarmi comunque la serata, cantai tutto il repertorio un’ottava sotto, scoprendo che con le note basse mi trovavo benissimo. E pensare che, da fan di Michael McDonald, avevo considerato fino a quel momento il mio ‘range’ vocale cavernoso una sfortuna".

Un’idea che le sta passando per la testa? "Mi piacerebbe lavorare ad un progetto che rappresenti la mia Sicilia. Un album che racconti quanto successo nella canzone dialettale e in italiano insulare nell’ultimo secolo e mezzo".

Da “Çiuri, çiuri ” a Colapesce e Dimartino? "Sì, passando attraverso Gianni Bella, Umberto Balsamo, Rosario Di Bella, Gerardina Trovato, oltre, naturalmente, a Battiato, Consoli e gli altri. Mio padre Stefano Biondi no, perché l’ho già omaggiato in ‘Romantic’ cantando ‘Tu malatia’".

Per il padre di nove figli che ha chiamato la sua ultimogenita Maria Etna, il minimo sindacale.

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