Tomori e Brahim Diaz affondano la Juventus: il Milan si riscatta alla grande

Bianconeri mai realmente pericolosi al cospetto di un Diavolo cinico e attento

Leao ancora una volta grande protagonista

Leao ancora una volta grande protagonista

Milano  – Il Diavolo ospita in un San Siro sold out la Juventus di Allegri cercando la vittoria del riscatto dopo il pesante ko in Champions League contro il Chelsea: alla fine i rossoneri vincono 2-0 grazie alla rete di Tomori e al gol strepitoso di Brahim Diaz.

In campo

Diverse novità di formazione per Stefano Pioli che si affida a Tommaso Pobega, schierato sulla trequarti al posto di Krunic, che gioca insieme a Brahim Diaz (preferito a De Ketelaere) e Leao alle spalle di Giroud. Confermatissima la mediana con Tonali e Bennacer e tra le tante assenze importanti in difesa c’è però un ritorno fondamentale: torna titolare Theo Hernandez, con Gabbia al centro e Kalulu dirottato a destra. Allegri ricompone il tandem d'attacco con Vlahovic e Milik, rimasto a riposo contro il Maccabi Haifa. Ancora fuori per squalifica Di Maria, si rivede dall'inizio Locatelli (e non McKennie) insieme a Rabiot a centrocampo dove giocano Cuadrado e Kostic sulle fasce. Il tecnico bianconero recupera anche Leonardo Bonucci nella difesa a quattro.

Ci pensa Tomori

Il direttore di gara Orsato dà il fischio d’inizio e la prima vera occasione da gol arriva all’8’ dal diagonale di Cuadrado, terminato fuori di un soffio, seguito al 11’ dalla conclusione centrale ma debole di Milik che non preoccupa Tatarusanu: al quarto d’ora il Diavolo conquista un corner, Tonali s’incarica della battuta e dal suo cross Kalulu spizza il pallone per Leao che centra in pieno il palo da due passi. Il Diavolo alza il ritmo alla mezz’ora ed è ancora il portoghese a provarci facendosi deviare in corner la sua conclusione da Vlahovic ma dal successivo tiro dalla bandierina Pobega svirgola alto un buon pallone: pochi minuti dopo è ancora Leao ad arrivare al tiro dai 25 metri ma la sua botta dalla distanza colpisce ancora una volta il palo. Gli ospiti si rendono pericolosi quando trovano lo spazio per ripartire e al 33’ è Theo Hernandez a chiudere Locatelli provvidenzialmente ma è ancora il Milan a spingere e a provarci con Bennacer (tiro alto sopra la traversa). I rossoneri sbloccano meritatamente il match allo scadere del primo tempo grazie a Tomori, alla sua seconda rete in serie A: dagli sviluppi del corner di Hernandez la girata di Giroud serve il difensore ex Chelsea, bravissimo ad addomesticarlo e da pochi passi infila Szczesny con una girata di sinistro. Regolare la posizione dell'inglese grazie ad Alex Sandro che lo tiene in gioco. Gli ospiti chiudono quindi la prima frazione avanti.

Capolavoro Diaz

Allegri sostituisce l’ammonito Cuadrado con McKennie mentre Pioli si affida agli stessi undici uomini del primo tempo ed è proprio il Milan a partire con il piede sull’acceleratore: al 52’ la conclusione di Leao finisce alta sopra la traversa ma al 55’ è Brahim Diaz a siglare il 2-0 con una rete straordinaria: il 10 rossonero recupera palla a centrocampo e parte in velocità battendo con lucidità Szczesny, che riesce solo a deviare. Giallo allo spagnolo che si toglie la maglia nell'esultanza. Allegri corre ai ripari e inserisce Miretti e Paredes per Kostic e Locatelli, mentre il tecnico di casa cambia Pobega con Krunic, Giroud con Rebic e Diaz con De Ketelaere, con un occhio alla partita di martedì sera contro il Chelsea.

La reazione scarsa

La Juve si fa vedere al 70’ con il colpo di testa centrale di Milik che non crea affanno in Tatarusanu ma al 74’ il parziale dei corner è di 7 a 0 in favore dei rossoneri, segno della scarsa vena offensiva degli ospiti, incapaci di reagire al doppio svantaggio. Con il Milan padrone del campo, Allegri si gioca la carta Kean per un deludente Vlahovic e il classe 2003 Soulé per Rabiot al 77’ ma i cambi non cambiano le sorti di un match mai messo in discussione: tra i padroni di casa c’è tempo per dare minuti e ritmo a Vranckx e Origi (vicino al tris nel recupero) al posto di Bennacer e Leao fino al triplice fischio che rilancia momentaneamente il Milan in vetta alla classifica insieme a Napoli e Atalanta. Avrà molto da riflettere, invece, Allegri dopo una prova arrendevole da parte dei suoi.

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