Milano, 20 novembre 2019 - Chissà come reagirebbe Rino Gattuso se, come pare probabile, fra cinquanta giorni dovesse atterrare a Milano (con un anno di ritardo) un certo Zlatan Ibrahimovic. Già, perché proprio il rifiuto della Proprietà di prendere il totem svedese nell'ultima sessione invernale di mercato, è stato fra i motivi della rottura a fine stagione fra l'ex allenatore e il Milan. Con Ringhio che andò via amareggiato, sbattendo le porte in faccia a Gazidis e Maldini. Dodici mesi dopo, però, la situazione è cambiata. Anzi, peggiorata per i rossoneri. Con Elliott costretto ad assecondare le richieste di Maldini e Boban di investire su un giocatore d'esperienza per salvare il “salvabile“. Ad oggi, nonostante le interferenze di Napoli e Bologna, tutto fa pensare che a gennaio Ibrahimovic tornerà al Milan.
I Galaxy hanno dato l'ultimatum al bomber, in teoria c'è tempo tempo fino a domani per rinnovargli il contratto; ma il saluto “social“ e polemico nei giorni scorsi dello svedese non lascia spazio a dubbi sul fatto che il bomber possa lasciare la California per tornare in Europa. Ed è evidente, come è sempre accaduto nella carriera di Ibra, che la scelta ricadrà sull'offerta migliore per lui e per il suo agente Mino Raiola. Ci sono però tanti buoni motivi per pensare che alla fine il ritorno a Milano (sponda rossonera) possa concretizzarsi. Vero, dal punto di vista economico non è semplice accontentare la richiesta di Zlatan e del suo manager, ovvero un milione al mese per diciotto mesi. Ma trattare si può (probabilmente 4 milioni fino a giugno e altri 6 per l'anno successivo, vorrebbe rilanciare il Milan) ben sapendo che c'è un'altra carta che il furbo Raiola ha in mano: il rinnovo di Donnarumma.
Il secondo e forse ultimo col Milan prima di una cessione (a fine stagione) che adesso pare inevitabile. Insomma, non ci vuol molto a capire il piano dell'agente monegasco: far rinnovare Donnarumma con il Milan per poi apparecchiare la vendita dello stesso a una big europea, con ricchissima commissione annessa. Anche il club di via Rossi, però, potrebbe realizzare una plusvalenza molto importante su Donnarumma e risanare in maniera concreta il bilancio. Per questo alla fine Gazidis dovrà accettare le condizioni di Raiola. Vero, rispetto allo scorso anno la strada per la Champions è in salita, anche con la prospettiva dell'arrivo di Ibra. Ma è un'operazione che val la pena di tentare. Anche perché in una società che ha un monte ingaggi esagerato (120 milioni), probabilmente sarebbero soldi ben spesi. E comunque il ritorno di Ibra potrebbe ridare ai milanisti l'entusiasmo sparito da anni.
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