Champions, strapotere Bayern: l'Inter perde all'esordio

I nerazzurri cadono sotto il colpo di Sané e l'autogol di D'Ambrosio

Lautaro Martinez

Lautaro Martinez

Milano, 7 settembre 2022 - Esordio molto impegnativo ma ideale per reagire alla sconfitta nel derby di sabato scoro: l'Inter di Simone Inzaghi ospita a San Siro il Bayern Monaco di Julian Nagelsmann per cercare di cominciare alla grande il suo cammino in Champions League. Missione fallita perché i nerazzurri cadono per 2-0 sotto il colpo di Sané e l’autogol di D’Ambrosio.

In campo

Il tecnico piacentino cambia le carte in tavola rispetto alla stracittadina e fa esordire per la prima volta in una gara ufficiale il portiere André Onana, schierato al posto di Samir Handanovic. In difesa panchina per De Vrij, con D'Ambrosio a destra e Skriniar al centro. In mediana niente maglia da titolare per Barella, con Inzaghi che gli preferisce Mkhitaryan dopo l'ottimo ingresso nel derby e spazio anche per Gosens dal primo minuto. Davanti la coppia Dzeko-Lautaro Martinez.

Primo tempo

Il direttore di gara Turpin dà il via al match e i tedeschi partono subito forte con Kimmich ma Onana è attento e con Coman che manda alle stelle un ottimo pallone. Il portiere di casa chiude anche su Muller mentre l’Inter risponde con i tentativi mal riusciti di Lautaro e Dumfries: tutto questo nei primi dieci minuti di un match subito ad altissimi ritmi. Al 17’ Dzeko allarga sulla destra per Dumfries il cui passaggio verso il centro viene deviato: la palla è di D'Ambrosio che carica il mancino e trova un attento Neuer a chiudere la saracinesca ma l’Inter c’è. L’assedio tedesco trova i suoi frutti al 24’ quando Sané supera un Onana fino a quel momento stoico: il numero 10 ospite aggancia un lancio dalle retrovie, salta Onana e insacca lo 0-1. La reazione di casa stenta ad arrivare e, anzi, è il Bayern a pressare con costanza e alla mezzora Onana salva prima su Davies, poi sulla respinta si immolano prima Brozovic e infine Skriniar. L’Inter resta comunque in partita ma sono troppi gli errori in costruzione che i padroni di casa commettono vanificando le poche occasioni per colpire che gli avversari concedono. Nel primo tempo l'Inter ha subìto 14 tiri di cui nove nello specchio della porta, entrambi record negativi per i nerazzurri nei primi 45 minuti di una partita in Champions League dal 2003/04.

Secondo tempo

Nessun cambio da parte di Inzaghi e Nagelsmann nell’intervallo, dunque il match riparte con gli stessi protagonisti in campo: l’Inter parte meglio e dopo due minuti va vicino al gol con D’Ambrosio (su respinta di Pavard) e con Dzeko che non sfrutta a dovere il suggerimento di Dumfries spedendo il suo tiro tra le braccia di Neuer. Gli ospiti si fanno rivedere con Coman (Skriniar salva in corner) e con Mané e al 63’ protestano per un doppio tocco di mano in area di Skriniar e Brozovic ma l'arbitro Turpin giudica tutto regolare. Un minuto dopo il cross di Kimmich viene deviato da Bastoni verso Onana: il portiere sbaglia la presa, ma il palo lo salva ma al 66’ l’Inter accusa il colpo con l’autogol di capitan D’Ambrosio. Azione strepitosa dei bavaresi, con il doppio scambio tra Sané e Mané: il tedesco la rimette in mezzo e D'Ambrosio se la butta dentro a un passo dalla porta. Inzaghi allora rivoluziona la squadra con ben quattro cambi: Correa per Dzeko, Darmian per Dumfries, Dimarco per Bastoni e de Vrij per Skriniar. Al 73’ Correa lanciato in profondità, prova a servire Lautaro ma l’azione sfuma ma è l’11 nerazzurro, all’83’ a divorarsi il più facile dei gol da due passi mandando a lato il suo tiro dopo che Gagliardini aveva intercetta un passaggio sbagliato di Lucas Hernandez. Il Bayern continua un pressing estenuante, complice i cambi fatti, e non abbassa il ritmo gara nonostante il rassicurante doppio vantaggio, dimostrandosi compagine attenta fino alla fine. Ora per Inzaghi arriva il compito più difficile: ricaricare moralmente, e fisicamente, la truppa in vista del match di sabato pomeriggio contro il Torino, per poi preparare la prossima sfida europea di martedì contro il Viktoria Plzen.

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