Expo, il 'muro dei ricordi' lascia il sito e vola a Shanghai

'#MyWall', costruito con oggetti di ogni tipo recuperati dal sito, diventa ufficialmente "opera collettiva", adottata dal World Expo Museum il primo museo ufficiale delle Esposizioni Universali, dove troverà posto anche una miniatura dell'Albero della vita

Expo, il 'muro dei ricordi' lascia il sito e vola a Shanghai

Expo, il 'muro dei ricordi' lascia il sito e vola a Shanghai

Milano, 29 ottobre 2015 - “#MyWall”, il "muro dei ricordi" che "racconta la storia dell'Expo di Milano" lascia il sito di Rho e prende la strada del World Expo Museum che aprirà a Shanghai nel 2016. La cerimonia ufficiale di consegna si è svolta questo pomeriggio al primo piano del Media Centre, dove il muro di 60 metri per 3 e' stato allestito. Durante i sei mesi di Expo si è via via costruito con oggetti di ogni tipo recuperati dal sito e attaccati alla parete dal personale di Expo, in particolare quello del "Social Media Team". Vi e' appeso di tutto, da una confezione di biscotti alle bandiere dei paesi, e alla cerimonia di oggi anche il commissario unico Giuseppe Sala ha lasciato il suo contributo: un timbro di "Expottimisti" con la sua firma. Prendendo il nome di "#MyWall", diventa ufficialmente "opera collettiva", adottata dal World Expo Museum di Shanghai, il primo museo ufficiale delle Esposizioni Universali, dove troverà posto anche una miniatura dell'Albero della vita.

Alla cerimonia di consegna dell'opera, con Sala il segretario generale del Bie Vicente Loscertales e il commissario generale del Padiglione World Expo Museum, Lorelei Liu. "È un esempio tangibile della partecipazione di tutti: qui c'è il contributo e il messaggio di tutti - ha detto Sala - e soprattutto il contributo di chi ha vissuto intensamente questi sei mesi. Ognuno ha portato qualcosa. Il timbro è il mio ringraziamento agli expottimisti, a quelli che ci hanno creduto anche prima". “Le Esposizioni Universali guardano al futuro - ha aggiunto Loscertales – e il wall rappresenta un esempio di evoluzione di ciò che saremo”.