Girasoli russi addio, arriva la soia americana: Sipcam Oxon sfida la crisi globale

Pero, per la prima volta in Europa la varietà non-Ogm per aggirare lo stallo legato alla guerra

Uno stabilimento di Sipcam Oxon

Uno stabilimento di Sipcam Oxon

Pero (Milano), 22 novembre 2022 - Sipcam Oxon,  primo gruppo tra quelli di proprietà totalmente italiana e tra i primi 20 nel ranking del settore dell’agrofarmaco, porta per la prima volta in Europa la soia made in Usa come alternativa al girasole russo-ucraino. Nei giorni scorsi ha siglato un accordo di collaborazione con il Missouri Soybean Merchandising Council per la produzione e vendita della soia alto oleica non-Ogm (marchio Soyleic™). Un’intesa importante per la filiera italiana ed europea dei preparati alimentari che, a causa della guerra, fa i conti con il crollo dell’import di semi di girasole, di cui Russia e Ucraina detengono il 60% della produzione.

"La soia alto oleica non-Ogm - dichiara Paolo Brogi, Ceo Sipcam Oxon - è una novità per l’Europa. Lavoreremo con i nostri partner, agricoltori, stoccatori e trasformatori, alla valorizzazione delle sue caratteristiche, per condividerne i benefici con tutti gli attori della filiera". Le alternative ai semi di girasoli in realtà ci sono, si tratta di prodotti vegetali come colza o soia, ma il loro costo è aumentato a causa della crisi globale delle materie prime, inoltre vengono utilizzati poco in quanto percepiti dal consumatore come scarsamente sostenibili. "Questo accordo – sostiene Nadia Gagliardini, presidente Sipcam Oxon - ribadisce la volontà del gruppo di fornire soluzioni al mercato sviluppando prodotti in grado di rispondere alle esigenze attuali e future, in ottica di sostenibilità e crescita organica in tutti i mercati". La qualità del prodotto della varietà made in Usa apre nuove strade nell’utilizzo della soia nell’agroalimentare. E risponde alla richiesta di alimenti salutari e sostenibili. "Sipcam Oxon ha visto l’opportunità e colto la sfida - dichiara Bryan Stobaugh del Council -. Soyleic rappresenta una tappa fondamentale nell’innovare i programmi di miglioramento genetico pubblici finanziati dagli agricoltori americani".

 

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