Cologno, Verti apre la procedura di licenziamento collettivo per 175 dipendenti

Solo pochi mesi fa, 129 lavoratori avevano accettato l'incentivo all'esodo

La manifestazione contro gli esuberi

La manifestazione contro gli esuberi

Cologno Monzese (Milano), 2 agosto 2022 – La vertenza Verti, iniziata nel novembre 2021 con la dichiarazione di 325 esuberi strutturali, entra ora nella sua fase più pesante. L’azienda di assicurazioni ha infatti aperto la procedura di licenziamento collettivo per 175 dipendenti. Appena qualche mese fa, 129 lavoratori avevano accettato l’incentivo all’esodo offerto dalla società, che fa riferimento al gruppo spagnolo Mapfre. "La dirigenza evidentemente è intenzionata a portare a termine quello che sin dall’inizio abbiamo definito un vero e proprio smantellamento – hanno commentato le Rsa Fisac Cgil, First Cisl, F.N.A., Uilca -. Una diminuzione costante e programmata del personale messa in atto per realizzare il progetto finale: la chiusura di tutto il Contact Center di 141 lavoratori e la riduzione di tutti gli altri reparti che ne contano 34".

Nel 2015, Direct Line venne acquisita dal Gruppo Mapfre: da una compagnia di circa 1000 dipendenti, tra piani esuberi e ristrutturazioni, si punta ora ad avere un’azienda di circa 280 persone. "Eppure Verti non è un’azienda in crisi – hanno sottolineato le sigle sindacali -. L’obiettivo di questa operazione è aumentare competitività sul mercato, tagliando sui costi della forza lavoro, esternalizzando le attività ad aziende terze che, secondo Verti, renderebbero il servizio maggiormente competitivo, attraverso l’utilizzo di lavoratori precari senza diritti, sottopagati e maggiormente flessibili alle esigenze aziendali".

Ancora una volta i sindacati sono pronti a lottare e rigettano un piano, “che non offre alcuna garanzia anche per quei pochi che rimarrebbero in azienda”. Non solo. La vicenda Verti fa guardare con preoccupazione all’intero comparto assicurativo. “Si tratta di un precedente pericoloso: esternalizzazioni di attività e licenziamenti di personale costituiscono un attacco al contratto collettivo nazionale, alle sue tutele e al sistema di relazioni industriali e alle prassi di settore. La battaglia dei lavoratori Verti deve essere estesa quanto più possibile a tutto il settore”.

La posizione dell'azienda

"A fronte della decisione della Compagnia di procedere con la riorganizzazione già oggetto delle procedure di confronto sindacale ai sensi dell’art. 15 e 16 CCNL ANIA iniziate il 12 novembre 2021, Verti per tramite di ANIA, nel rispetto della normativa, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo ai sensi della Legge 223/1991 per 175 posizioni lavorative. Ad oggi, gli sforzi profusi dalla Compagnia e le azioni poste in essere per la gestione degli esuberi, tra cui gli incentivi economici per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e il ricollocamento presso altre aziende che hanno consentito di ridurre significativamente il numero degli esuberi, non hanno consentito di risolvere tutti gli esuberi in essere e la situazione di eccedenza occupazionale. Consapevoli dell’impatto che questa riorganizzazione ha sulle persone, Verti farà il possibile per instaurare ancora una volta un dialogo proficuo con i sindacati e le istituzioni coinvolte nel rispetto delle tempistiche previste dalla normativa".

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