Emma Marrone in redazione al Giorno: "Io, libera veramente"

Il tour, il Giappone, i progetti: l’artista si racconta al Giorno

 Emma firma  gli autografi

Emma firma gli autografi

Milano, 30 marzo 2018 - Woman from Tokyo. C’è il Giappone nel futuro di Emma, ospite ieri nella redazione de “Il Giorno” per parlare dei suoi progetti il bilico tra il Sol Levante e il West, ma soprattutto del tour con cui torna nei palasport per dare un riscontro live al repertorio di “Essere qui”, quinto album in studio arrivato frattanto al disco d’oro. «Ho appena terminato le prove musicali di questo nuovo show e sono molto soddisfatta», assicura lei parlando del giro di concerti al via il 14 maggio da Jesolo, atteso pure al Forum di Assago il 18. «Sul palco siamo in sette, con la forza d’urto di tre chitarre che a volte diventano quattro, perché in momenti acustici come “Nel posto più lontano” o “Mi parli piano” la suono pure io».

Prima, però, il giro del mondo, visto che da Tokyo volerà direttamente a Las Vegas.

«Già, il 13 aprile il mio disco esce pure in Giappone e io lo presenterò il 21 con un concerto nell’ambito di “Italia, amore mio! 2018”, il più grosso evento annuale di laggiù dedicato al nostro paese. È la prima volta che un mio disco viene pubblicato all’estero. A Las Vegas, invece, sono onorata di rappresentare l’Italia alla “Billboard Latin Music Week”».

A proposito, a quando un tour estero?

«Ci stiamo lavorando. Ho una gran voglia di fare questo passo. Non nascondo la voglia di suonare nei club, dove c’è un contatto molto ravvicinato».

Qual è stata la lezione di vita che ha tratto dal lavoro su “Essere qui”?

«Ho imparato che quella parola “libertà” con cui spesso ci riempiamo la bocca, deve avere pure un fondo di concretezza. E che con questo disco ho imparato ad essere libera veramente, rischiando molto, ma acquisendo quella sicurezza che mi fa svegliare ogni giorno con addosso un senso di coraggio e non di paura».

Due giorni fa Vasco ha reagito duramente ai “social-mentecatti” che l’hanno brutalmente criticato in rete per aver cambiato alcuni elementi del gruppo. Davanti all’aggressività di certi fan si può passare al contrattacco, come in questo caso, togliersi dai social o percorrere una terza via, come suggerisce lei nel brano “Malelingue”.

«A criticare da casa siamo tutti bravi. Se Vasco ha fatto una scelta artistica del genere, vuol dire che andava fatta. Ci vuole un bel coraggio ad accusare uno che da quarant’anni ci insegna come si fa musica. Io sto nei social, ma adotto un’altra tecnica; certe critiche non le leggo; o meglio, le leggo ma non assimilo più la cattiveria, i pregiudizi e i giudizi».

Il recente singolo “Effetto domino” dice: “E che fai se metto una benda sugli occhi? / Fammi vedere amore quando mi tocchi”.

«Mi piaceva l’idea che a dire certe cose fosse una donna e non un uomo. E di cavalcare l’onda del paese moderno, libero, senza tabù e senza pregiudizi, che diciamo di essere. In un’Italia così non dovrebbe scandalizzare un verso un po’ più sensuale degli altri. Mi piace lanciare messaggi e soprattutto quello che il sesso forte siamo noi».

Farebbe mai la direttrice artistica di Sanremo?

«No, no. Io nella vita voglio avere solo amici».

Un’ultima curiosità, dorme ancora con la luce accesa?

«Sempre. Da quando sono nata ho dei problemi col buio e col silenzio. Perché mai, quindi, cambiare?».

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