Misteri di San Valentino: Dylan Dog torna e indaga

L’investigatore dell’incubo ha conti in sospeso con l’amore: sempre sfuggente. Il giorno degli innamorati gli riserva due strani casi sui quali fare luce

Copertina di Raul e Gianluca Cestaro per 'Dylan Dog Old Boy'

Copertina di Raul e Gianluca Cestaro per 'Dylan Dog Old Boy'

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Milano, 9 febbraio 2021 - Dylan Dog, l’innamorato seriale, si prepara per San Valentino, 'Un San Valentino rosso sangue'. E lo fa per la serie Old Boy, che esce ogni due mesi – sempre per Sergio Bonelli Editore – con due storie inedite per albo che lo riportano agli anni Ottanta e Novanta in cui è nato e si è affermato.

"Non è un effetto nostalgia però, rimettiamo in gioco tutte le carte – strizza l’occhio Franco Busatta, curatore della serie –, anche se fu davvero un decennio pazzesco dal punto di vista culturale, con una creatività incredibile, dal cinema di Spielberg con I Pr edatori dell’arca al graffitismo, da Watchmen alla musica new wave. Dylan Dog si innesta nel postmoderno". E per San Valentino, oltre a rievocare quelle atmosfere, porterà con sé "tanto orrore, suspense e paura quanto amore", promette Busatta. Nella prima storia 'Il giornale dei misteri' lo si vedrà alle prese con gli extraterrestri in un giorno di San Valentino che sarà fatidico: la festa degli innamorati incombe quando arriva la notizia della morte dell’Indagatore dell’Incubo (soggetto e sceneggiatura di Giuseppe De Nardo; disegni di Luigi Siniscalchi e Sergio Algozzino).

Nella seconda storia inedita, 'Casanova', si sfiorerà il problema – purtroppo sempre attuale – del femminicidio. Dylan Dog parla alla contemporaneità anche quando è calato negli anni Ottanta e Novanta. "Lui, innamorato seriale, cambia sempre fidanzata ma non è un conquistatore, un Casanova o un James Bond, non cambia ragazza semplicemente per aggiornare il suo catalogo – sottolinea Luigi Mignacco, che firma soggetto e sceneggiatura della storia, illustrata da Maurizio Di Vincenzo –. In ogni numero incontra una donna della quale si innamora e ogni volta è la sua grande storia d’amore. È più un conquistato che un conquistatore". Anche le figure femminili non sono affatto “Bond Girl“, ma sono protagoniste. L’antagonista dell’innamorato seriale è un assassino seriale, ribattezzato Casanova, che seduce e uccide giovani donne: l’ultima vittima sarà un’ex fidanzata di Dylan Dog e questa volta sapremo – succede di raro – pure i motivi per cui lei lo ha lasciato. Se per il serial killer "le donne sono tutte uguali", per l’Indagatore dell’Incubo no, le figure femminili rappresentano sempre microcosmi molto interessanti. E le lettrici lo sanno bene.

Proprio per il ruolo di primo piano affidato alle donne, Dylan Dog fu la serie firmata Bonelli che conquistò per la prima volta una buona fetta di pubblico femminile. "Tante ragazze si sono accorte di Dylan Dog non solo perché è un personaggio carino e accattivante, ma perché in ogni numero c’è sempre anche un punto di vista femminile sul mondo", spiegano Busatta e Mignacco. Protagoniste, lettrici ma anche brave autrici e disegnatrici si sono alternate alla sceneggiatura in questi 35 anni, lasciando il segno. "Tiziano Sclavi (il suo creatore, ndr) si permetteva in quegli anni rotture linguistiche, sperimentazioni straordinarie – ricorda Busatta –. Noi continuiamo su quella scia, fedeli al personaggio ma liberi dal punto di vista creativo".

Nella serie Old Boy le storie si inseguono rigorosamente senza continuità: ogni numero è tematico e si incrocia con le storie della serie che dal 1986 esce ininterrottamente in edicola, un numero dietro l’altro. Cambiano gli anni e gli scenari, ma Dylan Dog resta lo stesso, non potrebbe essere altrimenti. "I lettori “perdonano storie più deboli ma non tradimenti caratteriali del personaggi“, ci diceva sempre Sergio Bonelli. Le coordinate non le perdiamo di vista anche quando il protagonista corre su un doppio binario", conferma il curatore di Old Boy. L’autore e sceneggiatore Luigi Mignacco ha iniziato a collaborare con Bonelli nel 1985, l’anno successivo scrisse la sua prima storia per Dylan Dog: la numero 14. "Da allora la formula è originale e segreta – sorride – in ogni tema che affronta Dylan Dog non c’è solo paura, si dà spazio ai sentimenti. È sempre rimasto fedele a se stesso, anche nei numeri più sperimentali, tra gli zombie o a San Valentino, perché in fondo Dylan Dog è uno, nessuno e centomila".  

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