ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Bryan Adams, una vita da rockstar: “Mi diverto, la pensione è lontana”

Plana al Forum per il suo concerto. “Io fotografo per il calendario Pirelli a Capri? Un’opportunità fantastica”

A due anni dall’ultimo album “So happy it hurts” Bryan Adams, 65 anni è atteso domani sera al Forum di Assago

A due anni dall’ultimo album “So happy it hurts” Bryan Adams, 65 anni è atteso nel concerto domani sera al Forum di Assago

Milano, 8 novembre 2024 –  Non c’è da stupirsi che dall’ultimo album “So happy it hurts”, uscito un paio di anni fa, Bryan Adams nel concerto con cui plana domani al Forum di Assago attinga solo tre brani. Cento milioni di dischi venduti, la seconda permanenza più lunga di sempre in cima alla classifica dei singoli inglesi e, ancora, album, colonne sonore, duetti con teste coronate del pop come Tina Turner, Sting, Rod Stewart, gli consentono, infatti di svincolarsi dal contingente e godersi il boato delle gradinate ad ogni hit. Quello al Forum dovrebbe essere il concerto numero 233 di un tour, partito a gennaio del 2022, che per il sessantacinquenne rocker canadese (accompagnato dal suo migliore amico Keith Scott alla chitarra, Pat Stewart alla batteria, Gary Breit alle tastiere e Solomon Walker al basso) non sembra avere fine.

Bryan lei è costantemente sulla strada, o quasi.

“In qualsiasi tipo di lavoro se sei bravo e ti diverti ancora a farlo, la pensione può attendere”.

Grazie anche alla sua colonna sonora, “Pretty Woman - The musical” in Italia è stato un grosso successo. Soddisfatto?

“L’ennesima conferma che gli italiani hanno buon gusto. Ne sono felice e mi sarebbe piaciuto trovare il tempo necessario per andare a teatro a godermelo nella vostra lingua”.

Potendo scegliere liberamente tre popstars per i ruoli del miliardario Edward Lewis, della bella Vivian Ward, e del direttore d’hotel Barney Thompson per il musical di “Pretty Woman”, su chi punterebbe?

“Be’ St. Vincent nei panni di Julia Roberts, David Byrne in quelli di Richard Gere ed Iggy Pop nel ruolo di Mr.Thompson sarebbero abbastanza incredibili no?”.

Quali sono i musical che ha amato di più in vita sua?

“Sinceramente sono sempre stato più attratto dalle rockbands che dalle commedie musicali. Ci sono alcuni brani di musical che hanno colpito la mia fantasia, ma avrebbero dovuto essere interpretati con un graffio rock più deciso”.

A proposito, ha mai carezzato l’idea di costruire un musical su suoi grandi successi come “Summer of ‘69”, “Run to you”, o “Heaven”?

“Qualcuno ci ha provato, ma il risultato non è stato un granché. Così, se ti vuoi godere quei pezzi devi venirteli ad ascoltare in concerto”.

Ma megahit come “(Everything I Do) I Do It for You” o “Please forget me” sono doni del cielo o dazi da pagare?

“Potrebbero sembrare entrambi, ma in realtà erano solo grandi canzoni scritte al momento giusto. Le suono sempre dal vivo e puntualmente infiammano gli animi”.

Due anni fa nei panni di fotografo ha lavorato pure al Calendario Pirelli tra Los Angeles e Capri.

“È stata un’opportunità fantastica, ma a causa del Coronavirus il progetto s’è protratto per due anni con grossa difficoltà a convincere le persone a venire a lavorare. Abbiamo scelto LA perché il personale era già lì e non c’era bisogno di farle arrivare in aereo. Capri è stata un’altra storia, una delle mie preferite, perché finalmente sono riuscito a soggiornare su questa meravigliosa isola per qualche giorno”.