Avion Travel: "Gli anni Novanta, quelli che ci hanno cambiati"

Tornano sul palco e concentrano il repertorio sul decennio culminato con la vittoria a Sanremo

Gli Avion Travel

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Milano, 18 giugno 2021 - Venti più uno . Al via domani alla chiesa Sant’Ambrogio della Vittoria di Parabiago con il coro The Gospel Times, l’edizione 2021 de La Musica dei Cieli incrocia il cammino degli Avion Travel, riferimento obbligato di un cartellone che ospita pure Antonella Ruggiero, Stefano Massini, Moni Ovadia, Remo Anzovino, Radiodervish, Redi Hasa, Justin Adams e Mauro Durante, Ballaké Sissoko, Federico Mecozzi, l’Orchestra di Via Padova. Il gruppo casertano approda, infatti, il 28 giugno a Villa Arconati con quell’Opplà Tour che avrebbe dovuto prendere la strada già nel 2020 per festeggiarne i quarant’anni. "Focalizzeremo in particolar modo il periodo storico 1990-2000 con un repertorio incentrato su ‘Opplà’, ‘Finalmente fiori’ e ‘Cirano’", anticipa il contrabbassista Ferruccio Spinetti, che continua a dividersi tra l’attività di gruppo con Peppe Servillo & Co. e quella a due con Petra Magoni nel progetto Musica Nuda. Perché proprio quegli anni Novanta conclusi dalla vittoria a Sanremo di “Sentimento”? "Perché sono quelli che ci hanno cambiati di più. ‘Opplà’, ad esempio, è stato il disco spartiacque per la carriera degli Avion; quello che, concretizzando le intuizioni del predecessore ‘Bellosguardo’ prodotto da un Lilli Greco, avviò un nuovo corso grazie con canzoni molto importanti quali ‘Aria di te’ o ‘Cuore grammatico’". Frattanto è appena arrivato il singolo “Il fiume”. "È il nostro primo inedito da tre anni a questa parte. Dopo tutto questo tempo non è sempre facile trovare lo stimolo per scrivere cose nuove e tutti noi abbiamo sviluppato progetti paralleli rispetto a quello della band-madre. Spero, quindi, che ‘Il fiume’ possa rappresentare l’impulso creativo giusto per rimetterci al lavoro pure su un nuovo album degli Avion". Che significa andare in scena senza Fausto Mesolella? "Quattro anni fa, subito dopo la sua improvvisa scomparsa, ci siamo chiesti se valesse ancora la pena andare avanti. Poi, però, le canzoni e le registrazioni che Fausto ci aveva lasciato nel cassetto hanno spinto il gruppo verso un nuovo album, ‘Privé’. Grazie ad un eccellente tastierista quale Duilio Galioto (Silvestri, Gazzé - ndr) abbiamo reinventato un po’ il nostro suono, per archiviare la chitarra di Mesolella che, essendo unica, non può certo essere sostituita". Insomma, cambiano gli arrangiamenti, ma la musica rimane. "Diceva un tempo Lilli Greco: se le canzoni sono belle e scritte bene, arrivano alla gente comunque le fai. Una grande lezione di cui continuiamo a fare tesoro".  

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