Rt e incidenza sotto le soglie: così Milano sogna la zona gialla

La Lombardia si prepara ad affrontare la nuova settimana in zona arancione sperando che sia l’ultima: da lunedì 26 aprile può scattare il giallo (rafforzato)

Ultima settimana in zona arancione

Ultima settimana in zona arancione

Milano - La Lombardia si prepara ad affrontare la nuova settimana in zona arancione sperando che sia l’ultima: da lunedì 26 aprile può scattare il giallo (rafforzato) se non cambieranno in peggio i numeri "già praticamente da zona gialla", ha detto il governatore Attilio Fontana. I numeri, ieri, certificavano 2.546 nuovi contagiati dal coronavirus scoperti con 50.170 tamponi (696 in provincia di Milano), e i ricoverati per Covid nei reparti scesi sotto i cinquemila (4.901) per la prima volta dal primo weekebd di marzo, mentre in terapia intensiva sono ancora 723, cinque letti occupati meno di venerdì con 15 ingressi nuovi. I morti ieri sono stati 74 (32.220 in quasi 14 mesi): ancora un bilancio pesante da coda d’ondata. La cui fine s’inizia a vedere, però, anche nei grafici del monitoraggio quotidiano dell’Ats Metropolitana: dopo la curva dei nuovi contagiati, che ha iniziato a scendere verso metà marzo, ha “piegato“, ai primi d’aprile, anche quella dei guariti (nei periodi di tregua pandemica le due linee procedono appaiate). L’Rt già da un po’ è sotto la soglia critica di 1: quello per data del tampone, consolidato a domenica 11 aprile, segna 0.75 come media dei sette giorni tra il Milanese e il Lodigiano (0.83 la media degli ultimi 14 giorni), a Milano città 0.71 in media settimanale e 0.79 in media quindicinale. Ma il colpo d’occhio più significativo lo offre la mappa dell’incidenza, quella che colora in viola scuro i comuni e i quartieri in cui si contano più di 250 nuovi contagiati in una settimana ogni centomila abitanti: la cartina aggiornata alla settimana tra il 5 e l’11 aprile è quasi tutta bianca, punteggiata appena lungo i confini Est ed Ovest dell’area metropolitana. 

Nel capoluogo già da due settimane non c’è un quartiere che superi la soglia (ed erano ancora cinque l’ultima settimana di marzo); dal 5 all’11 aprile la forchetta oscilla tra i 32 nuovi casi per centomila residenti nel Cap 20136 (zona Bocconi, tra le prime a sfondare la soglia l’ultima settimana di febbraio) ai 152 per centomila del 20137 (Molise-Calvairate, che la soglia non l’ha mai superata in quest’ondata), e anche il quadrante Nord del centro (20121), che a marzo è rimasto sopra quota 250 per tre settimane di fila, nell’ultima monitorata si ferma a 146. Nell’hinterland, anche i sei maxicomuni del distretto Nord Milano - che avevano fatto l’ en plein in viola la seconda settimana di marzo – sono tutti sotto la soglia da due settimane; Cinisello, che tra il 22 febbraio e fine marzo è stato ininterrottamente sopra il limite con un picco di 409 casi per centomila residenti tra l’8 e il 14 marzo, una settimana fa si fermava a 119. Il Rhodense, tra il 5 e l’11 aprile, ha avuto la prima settimana con tutti e 23 i comuni sotto la soglia dal primo di febbraio, quando Bollate (che poi fu una delle zone dichiarate rosse per variante inglese) si colorò di viola per sette settimane consecutive; da tre è tornata sotto la soglia, nell’ultima monitorata era a 161 contagiati per centomila. Resta qualche comune in viola nei distretti Ovest Milanese (sei su 49, un terzo in meno rispetto ai 9 della settimana prima) e Melegnano Martesana, che crolla da 15 a tre comuni sopra soglia su 53 totali. Il monitoraggio dell’Ats calcola l’incidenza anche per fasce d’età: dalla fine di marzo, nessuna supera la soglia; quelle degli ottantenni e dei settantenni, pur avendola sfiorata, non l’hanno mai fatto dalla seconda ondata.

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