Vivaio, cantieri in ritardo Trasferimento a settembre

La vicesindaco: "Non fermiamo la didattica, prima traslocano archivi e arredi". Alviggi: "Tempo che fa bene a tutti, in attesa delle vicende giudiziarie"

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di Simona Ballatore

"Il trasloco della scuola Vivaio è rinviato a settembre". È il preside Lorenzo Alviggi ad annunciare alle famiglie "una notizia che ci tranquillizza relativamente all’immediato futuro". L’idea originaria del Comune, infatti, era quella di approfittare della pausa natalizia per il trasferimento di aule e uffici, così da cominciare il nuovo anno in viale D’Annunzio. "Ma se sulla parte edilizia siamo allineati, c’è qualche ritardo negli impianti per problemi nel reperimento di materiali", spiega la vicesindaco Anna Scavuzzo. Secondo le ultime stime, l’impresa riuscirebbe a completare le lavorazioni a febbraio e tutto potrebbe essere pronto a marzo. "Ma non essendoci pause lunghe come a Natale, non vogliamo si interferisca con le attività didattiche – continua la vicesindaco –. Abbiamo chiesto così la disponibilità all’Istituto dei Ciechi, che ringraziamo, di poter rinnovare l’affitto fino alla fine dell’anno scolastico. Nel frattempo continueremo a seguire i cantieri e chiediamo all’impresa di consegnare la scuola appena possibile, per cominciare a trasferire gli archivi e le segreterie e posizionare i nuovi arredi. Anche i docenti avranno modo di supervisionare meglio laboratori e aule. Crediamo che questa soluzione possa mettere d’accordo tutti". Anche perché sul trasloco Vivaio-D’Annunzio ci sono pendenti ancora due ricorsi al Tar e una causa civile per "discriminazione".

"Credo sia la soluzione migliore, sia per motivi logistici che per il benessere degli alunni e del personale – non nasconde il preside –. L’obiettivo è stato raggiunto grazie al mantenimento del dialogo aperto con il Comune, non servono muri. Questo tempo fa bene a tutti, nella speranza che le vicende giudiziarie nel frattempo si concludano, altrimenti è difficile fare progetti a lungo termine". Intanto continuano gli open day, pienissimi. "Si crede nel progetto, che viaggia sulle gambe delle persone e non sui mattoni", sottolinea Alviggi. Tre le prime che verranno create da 24-25 alunni ciascuna, le selezioni - musicali e motivazionali - cominceranno prima di Natale. "Ho trovato una scuola provata dalle vicende, ma anche con la voglia di esserci e di portare avanti una proposta che la distingue da altre scuole medie", conclude il preside. "C’è stata un’affluenza record anche per le votazioni del Consiglio d’Istituto – sottolineano le famiglie - ed è entrata anche la componente dei genitori legata ai ricorsi pendenti al Tar oltre ai ricorrenti del processo per discriminazione. Un segnale. Speriamo che questo tempo possa essere sfruttato per trovare una soluzione migliore".

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