Viaggi studio Per conoscere e sorridere

Daniele

Nappo*

Viaggiare accresce il piacere di vivere, di amare la vita e fa bene alla salute: partire aiuta gli adolescenti a guadagnare benessere e ad ampliare la mente. Gli studenti dopo la pandemia devono tornare ad andare lontano, la scuola deve guardare al viaggio con fiducia e con ottimismo, i giovani devono essere nuovamente abituati alla ricerca di esperienze. Viaggiare oggi significa soprattutto ricercare il tempo perduto dall’isolamento dovuto al Covid. Il visitare e l’esplorare deve, per ogni scuola, essere un modo e una maniera per conoscere e scoprire nuovi angoli di mondo, dev’essere centrale nella programmazione didattica. “Mete autentiche per esperienze nuove”: questo dovrebbe essere il motto nei Consigli di classe e nelle Commissioni preposte a organizzare i luoghi da vedere. Viaggiare per gli studenti significa saper vivere con sé stessi, significa far crescere l’autostima e cercare nuovi orizzonti come parte integrante e qualificante dell’offerta formativa; la comunicazione, la socializzazione, sono momenti di assoluta conoscenza e relazione. Le scuole non devono frenarsi di fronte agli atti burocratico- amministrativi, ma devono saper cogliere la rilevanza educativa e la capacità degli allievi di rendersi pienamente responsabili e rispettosi di regole e condotte.

Il valore educativo del viaggio-studio, viaggio d’istruzione o uscita didattica che si voglia chiamare, è una sfida dopo la resilienza che gli studenti sono stati capaci di dimostrare. Sappiamo che gli studenti hanno il piacere di imparare durante il fare, quando il pensiero può diventare azione che costruisce delle opportunità per sapere affrontare situazioni e sperimentare anche le difficoltà per abituarsi a ritrovare le soluzioni ed essere capaci, sempre più, di afferrare ogni opportunità che un viaggio offre. Ai giovani vanno forniti gli strumenti per affermarsi nella vita quotidiana. Viaggiare è il modo migliore per costruire questa capacità perché offre opportunità, sviluppa abilità, incentiva il lavoro di squadra, aiuta a operare con una mentalità positiva, aumenta l’autostima espandendo il potenziale di ognuno. Bisogna pensare ad attività durante il viaggio che diano la garanzia di lasciare in loro bei ricordi che durino per tutta la vita: insomma, si metta nelle condizioni gli studenti di sorridere alla vita una volta ogni tanto.

*Direttore Istituto Freud

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