Vertenza Immobiliare.it, fumata nera al Pirellone

"Toni accesissimi" e nessun risultato, se non una "semi-apertura informale" ad aprire un dialogo. Per questo i sindacati Cgil, Cisl e Uil si dicono pronti "ad altre iniziative di protesta", per farla diventare "una questione nazionale". Magari anche con "un boicottaggio sui social per attaccare la loro immagine, perché tanto questi capiscono solo queste cose". Delusione e l’annuncio di nuove mobilitazioni sulla vertenza Immobiliare.it, al termine dell’audizione davanti alla commissione Attività produttive del Consiglio regionale della Lombardia. Fuori dal Pirellone, ieri, si sono riuniti in presidio i 48 lavoratori trasferiti da Milano a Roma. Piano bollato dai sindacati come un "licenziamento mascherato". L’azienda digitale che intermedia le compravendite immobiliari era stata convocata a Palazzo Pirelli dopo aver annunciato un piano che prevede il trasferimento di 48 lavoratori dalla sede di Milano a quella di Roma.

Secondo il sindacalista della Fisascat-Cisl di Milano Alessandro Ingrosso, nei mesi precedenti la decisione Immobiliare.it "ha preso queste persone e, una alla volta, le hanno accompagnate in un nuovo team al secondo piano. Poi hanno dichiarato il trasferimento a Roma per tutto quel piano. Una cosa assurda, perché lavorano tutti in videoconferenza dalla mattina alla sera e la stessa cosa che fanno a Roma la possono fare a Milano". Queste persone, però, sarebbero state "selezionate scientificamente" perché "nella stragrande maggioranza si tratta di sindacalisti, di caregiver, di persone con invalidità o di mamme con bambini". Inoltre, segnala Ingrosso, "non c’è mai stato un trasferimento di 48 persone senza chiudere la sede".

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