REDAZIONE MILANO

"Ventilati boicottaggi: ora un incontro". L’ateneo: "Nostre porte sempre aperte"

La Comunità ebraica di Milano chiede un incontro con la rettrice dell'Università Statale per affrontare criticità legate all'antisemitismo nel mondo accademico milanese. La Statale si dichiara aperta al dialogo.

L’ultima occupazione nel mese di maggio per chiedere l’interruzione degli accordi con Israele

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"La Comunità ebraica di Milano chiede pubblicamente un incontro con la rettrice dell’Università degli Studi di Milano Marina Brambilla al fine di fare chiarezza in merito ad alcune criticità legate all’antisemitismo emerse nel recente passato nel mondo universitario milanese". Lo fa sapere Davide Romano, direttore del museo della Brigata ebraica.

Nella nota si cita "il clima ostile agli studenti ebrei all’evento su Israele del 7 maggio scorso, sospeso e poi mai più tenutosi all’interno della Statale", oltre che "ventilati boicottaggi dell’università israeliana Reichman University".

Nei giorni scorsi i Giovani palestinesi, i gruppi dell’Intifada studentesca, il movimento “Cambiare Rotta“ e il Coordinamento Unimi per la Palestina avevano preannunciato un congelamento degli accordi di scambio con l’ateneo di Herzliya, nel distretto di Tel Aviv. La convenzione, siglata nel 2022, prevedeva la mobilità internazionale per gli studenti di Giurisprudenza fino al 2027.

La Statale aveva precisato che "a fronte del peggioramento del conflitto in Medio Oriente" e "in occasione dell’annuale aggiornamento delle candidature per la mobilità internazionale verso la Reichman University" si starebbe "valutando il possibile congelamento della mobilità per l’anno accademico 2025/2026, anche sulla base dell’invito alla cautela pubblicato dalla Farnesina in merito ai viaggi nell’area". Congelamento che però "non coincide con la rescissione dell’accordo di mobilità, che è previsto fino alla fine del 2027".

Chiede un incontro per fare chiarezza sulla situazione la Comunità Ebraica: "Siamo fiduciosi di trovare anche nella nuova rettrice, così come con il suo predecessore Elio Franzini, un partner nella lotta all’intolleranza e a favore della libertà di parola", sottolinea Davide Romano.

L’università Statale intanto fa sapere "che le sue porte sono sempre aperte a qualsiasi istanza di ascolto, dialogo e confronto".

Si.Ba.