Vecchio ospedale Serbelloni da salvare: 4.700 firme al Fai

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Vecchio ospedale Serbelloni, il voto online per i “Luoghi del Cuore” Fai è chiuso, ed è stato un successo: per il vecchio nosocomio gorgonzolese, luogo simbolo di cura e struttura di pregio architettonico, oltre 4.700 voti. "Un attestato straordinario – dicono i promotori della raccolta voti in favore del Serbelloni –. che attesta, se ve ne fosse bisogno, il grande affetto che la comunità nutre per quello che non solo è stato un grande ospedale, ma è un monumento architettonico, ricchezza della città e dell’intera Martesana". Ottimo risultato, ma successo ancora da scrivere. Solo l’8 febbraio prossimo il Fondo per l’ambiente italiano comunicherà la classifica finale, "resta il traguardo eccellente, ricordiamo che, allo scorso ottobre, e prima della mobilitazione, l’ospedale aveva raccolto solo 25 voti". Il “tam tam clic“ in favore del Serbelloni è stato guidato da una cordata di associazioni battagliere, le stesse che, in novembre, hanno organizzato banchetti di raccolta voto cartaceo al mercato e in Fiera e sistemato punti di raccolta in una serie folta di negozi cittadini. Ora si attende, “a dita incrociate”. Vale riassumere i molti motivi per cui il vecchio ospedale Serbelloni merita, per i gorgonzolesi e non solo, una ribalta che potrebbe risvegliare interesse e chissà, aprire la strada a un restauro. Il vecchio ospedale nacque proprio come “ospitale” grazie ai lasciti di tre facoltosi personaggi d’area, il duca Gian Galeazzo Serbelloni, Angelo Maria Cagnola e don Isidoro Cagnola, e fu da subito destinato alla cura dei “poveri infermi” del circondario. Realizzato tra il 1848 e il 1861 rivoluzionò i canoni dell’architettura ospedaliera. La progettazione portò la firma dell’architetto milanese Giacomo Moraglia, che adattò alle esigenze del ‘ricovero’ lo schema elegante dei palazzi nobiliari milanesi. Monica Autunno

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