Variante nel mirino, Sos sicurezza a Gessate: "Subito un semaforo per le auto"

Sempre più pericolosa l’uscita davanti a Cascina Gnocco: "La vita dei residenti è diventata impossibile". C’è un solo impianto a chiamata pedonale: macchine a tutta velocità e rischio tamponamenti

L'area non è sicura, secondo i pedoni

L'area non è sicura, secondo i pedoni

Gessate (Milano) -  "Per i residenti una vita impossibile, per gli automobilisti una situazione di pericolo: urgente il semaforo per le auto fuori da Cascina Gnocco. E urgente monitorare la velocità degli automezzi". L’ultimo maxi tamponamento davanti alla cascina, che si affaccia a metà del tracciato della "variantina" alla ex Statale 11 realizzata da Teem è avvenuto solo pochi giorni fa, e ha coinvolto quattro automobili. Nessun ferito, per fortuna. "Ma sono episodi sempre più frequenti". Un progetto per la messa in sicurezza dell’uscita dal cascinale ristrutturato, oggi complesso residenziale dove vivono numerose famiglie, c’è già: prevede l’installazione di un nuovo impianto semaforico in aggiunta a quello a chiamata per i pedoni, che era già stato posizionato al momento dell’entrata in esercizio della strada, ma che non ha eliminato i problemi di sicurezza.

"Le problematiche sono sostanzialmente due, entrambe sino ad oggi irrisolte - così Sergio Cerri, presidente del Comitato Civico Gessate che, anni fa, battagliò furiosamente contro la realizzazione della variante - . Il primo riguarda l’uscita in auto dal complesso residenziale. È pericolosa sia nelle ore di punta, quando il traffico è intenso, sia nelle ore di minore scorrimento, quando il problema diventa la velocità. Gli automobilisti in uscita dalla Gnocco attendono anche per molti minuti per immettersi, e a volte sono costretti a scendere dall’autovettura e a servirsi del semaforo a chiamata per i pedoni: un paradosso". E poi, appunto, la velocità. Sui due chilometri di variante c’è un limite a 50 km orari "che andrebbe anche bene - così Cerri - se venisse rispettato. Ma così non è quasi mai. Le auto corrono in rettilineo e inchiodano alle rotonde. E la richiesta di installare dei misuratori della velocità è rimasta sino a questo momento inevasa". La velocità è elevata soprattutto in particolare in direzione ovest est, verso il centro commerciale, per via di una leggera pendenza del tracciato. Proprio sul tratto verso la rotonda si è verificato l’ultimo maxi "botto" a catena. I problemi della variante, e la necessità della messa in sicurezza dell’uscita da Cascina Gnocco, sono presi con attenzione in esame nel nuovo piano del traffico del paese, in via di stesura contestualmente al nuovo pgt.

Messa in sicurezza anche in vista di un incremento di utilizzo. I calibri di traffico dovrebbero aumentare contestualmente a una serie di interventi strutturali di "disincentivazione" al passaggio sul vecchio tratto della Padana, la famosa strettoia di Villa Fornaci, già declassata a strada comunale. "È giusto - così Cerri - noi non volevamo la variante, e questo si sa. Ma è stata fatta e allora va utilizzata. Ma messa in sicurezza. Così c’è una obiettiva situazione di pericolo". Gli interventi a Villa Fornaci, come quello sulla sp 176 nella zona del Cascinello sono a corredo della revisione viabilistica del paese legata all’ultimazione del sistema di circonvallazione a nord dell’abitato.

 

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