Variabile col “tetto“ Boom di richieste

Un anno fa nove su dieci volevano il fisso. Poi scelte diverse

L’aumento dei tassi di interesse ha modificato le scelte dei lombardi. A luglio il 32% delle domande presentate alle banche riguardava la richiesta di finanziamenti a tasso variabile con cap, mentre fino a un anno fa nove su dieci sceglievano il tasso fisso. "Si stanno diffondendo rapidamente soluzioni ibride come, ad esempio, i mutui variabili con cap, che prevedono un’oscillazione degli interessi ma con un tetto massimo per la rata mensile – spiega Ivano Cresto, managing director prodotti di finanziamento di Facile.it –. Si tratta di prodotti più complessi e meno conosciuti rispetto a quelli tradizionali e per questo il consiglio è di affidarsi a consulenti esperti che sappiano guidare il richiedente nella scelta della soluzione più adatta". Le richieste di mutui a tasso fisso nel mese di luglio sono calate al 22% del totale, mentre la quota di quelle a tasso variabile si è attestata intorno al 44%.

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