Dalla Germania a Milano per sfregiare treni

Fermato al deposito di Gorgonzola un graffitaro tedesco di 16 anni. Nello zaino spray e telecamere per immortalarsi sui social

Writers ripresi dalle telecamere

Writers ripresi dalle telecamere

Milano La zona gialla e l’allentamento delle restrizioni anti Covid hanno un effetto collaterale: il ritorno dei writer "trasfertisti". Giovedì sera, un ragazzo tedesco di 16 anni appena compiuti, incensurato, è stato pizzicato dalla vigilanza Atm dentro il deposito dei treni della metropolitana a Gorgonzola. Ha provato a fuggire ma è stato inseguito e acciuffato dai carabinieri, nel frattempo allertati, che lo hanno denunciato per danneggiamento aggravato. Aveva fatto in tempo a imbrattare parte di un vagone con una bomboletta spray. Nello zaino, che ha provato a gettare, di bombolette ce n’erano sei, più una videocamera utilizzata per filmare le imprese illegali. Tutto sequestrato.

Sui social non mancano le "storie" di trasfertisti nostrani, che da Roma e da Genova arrivano a Milano per lasciare il segno (vandalico) sui mezzi di trasporto e sui muri. In particolare, negli ultimi giorni sono comparsi ragazzi che si sono uniti ad "imbrattatori" milanesi per sporcare con tag (firme) e scarabocchi carrozze di treni e portoni. In un gruppo, figura pure un giovane spagnolo. Primi segnali di cambiamento dopo i lockdown che si sono susseguiti e che avevano inferto un duro colpo anche ai writer abusivi. Non che i raid siano mancati, ma rispetto al periodo pre-pandemia la differenza è stata evidente: nel 2020 erano diminuite le flagranze di reato e pure le denunce da parte di cittadini e proprietari di immobili. Ora, oltre alle trasferte che ritornano in auge, gli esperti di graffitismo notano accorpamenti tra le crew (bande): per esempio, è emerso che la Dlr (che sta per Delirium) si sarebbe rafforzata conquistando la collaborazione di Gb (Gioventù bruciata), dell’area a nord ovest della città, e di Sak (Sciakal crew), della zona Ticinese. Insomma, è nata una super crew. Vero e proprio sodalizio, per la ripresa post emergenza Covid.

I segnali sono gli imbrattamenti: presi di mira soprattutto i treni. E si agisce soprattutto di notte, nonostante il coprifuoco. "Anche il Covid - commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi ed esperta di graffitismo vandalico - ha inciso sulla organizzazione dei gruppi di writer". Ricordiamo che, durante il primo lockdown, un graffitaro misterioso si era distinto per i suoi attacchi d’arte (abusivi) sui convogli Trenord, sempre a tema Covid: prima il messaggio "Coronavirus", poi "Ve l’avevo detto". Stesso stile, stessi colori, stesse forme rotonde. A novembre era spuntata la scritta "Ora non ridi più", affiancata da "Game over", chiaro riferimento alle misure prese per contrastare la pandemia.

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