Nodo vaccini, a Milano tutti a scuola (anche i no vax)

Stop autocertificazioni, nessun escluso. Ma c’è il cavillo della richiesta

Non saranno ammesse più dichiarazioni sostitutive, servono le “prove” per frequentare la scuola materna

Non saranno ammesse più dichiarazioni sostitutive, servono le “prove” per frequentare la scuola materna

Milano, 12 marzo 2019 - ​«Nessun bimbo, per ora, è rimasto fuori da scuola». Se il “per ora” è d’obbligo – secondo alcune scuole la scadenza per la presentazione dei certificati vaccinali scatterebbe ufficialmente da oggi, visto che il 10 marzo cadeva di domenica – non risultano a Palazzo Marino provvedimenti di esclusione dagli asili, genitori che invocano l’intervento dei carabinieri, conflitti ai cancelli.

Non risulterebbe nemmeno un boom di assenze ai nidi e nelle scuole materne comunali. «Le poche famiglie che non avevano consegnato tutti i documenti sono state contattate nei giorni scorsi», spiegano soddisfatti dal Comune di Milano. La scadenza del 10 marzo però riguarda solo quanti avevano presentato finora l’autocertificazione di essere in regola con i vaccini, senza le prove: i certificati vaccinali. Un’autocertificazione che doveva già essere “fuorilegge” quest’anno ma che era stata prorogata di un semestre. Non significa quindi che tutti i bimbi che oggi frequentano nidi e materne abbiano chiuso l’iter vaccinale. C’è il cavillo, e chi per scelta non ha ancora vaccinato del tutto o in parte i bimbi lo sa bene e lo ricorda anche sul web: «La scadenza del 10 marzo non si applica a tutti coloro che hanno presentato la mera richiesta di vaccinazione all’azienda sanitaria locale». Una Pec o una raccomandata li accompagnerà fino alla fine dell’anno mentre sperano - per il prossimo - in un cambio di rotta, nel segno del cosiddetto “obbligo flessibile” o del “free vax”. Hai richiesto la vaccinazione? Basta. E lo dice la legge. Pazienza se l’Ats continua a chiamare, fissando appuntamenti che i genitori poi rimandano, di mese in mese. E se anche le scuole alzano il telefono per chiedere pezze giustificative? «Abuso di potere, fatti dare la sospensione da scuola, denunciali e chiedi anche i danni morali», commentano nelle pagine Facebook contro l’obbligo vaccinale, scambiandosi consigli e contatti di legali.

Secondo l’ultimissima stima in Lombardia meno dell’1% dei bambini fra gli 0 e i 6 anni non ha fatto alcuna vaccinazione. In questa categoria rientrano sia coloro che non si possono vaccinare sia i figli dei “no vax”. Sopra i 6 anni non c’è alcuna esclusione da scuola, ma scattano multe fino a 500 euro. Finora in Lombardia non sono state ancora emesse. Lo scontro pro e contro vaccini si inasprisce sul web, con tanto di fotografia della ministra Giulia Grillo accostata alla “bambola assassina” per aver annunciato il prossimo obiettivo: aumentare la copertura del vaccino anti-morbillo, parotite e rosolia fra gli adulti. Guerra a colpi di tweet quando nelle trasmissioni tivù si tocca il tema, parte la geolocalizzazione dei ministri gialloverdi per invitare i “no vax” a far sentire la loro voce: «C’è Salvini a Milano, chi riesce a fare un salto per chiedere il conto?».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro