Covid in Lombardia: il 62% degli adolescenti ha già detto sì al vaccino

L’obiettivo nazionale per l’inizio della scuola in regione è centrato (in promessa). Del tutto immunizzati più di un teenager su cinque e quasi un ventenne su due

Vaccinazione ai giovani

Vaccinazione ai giovani

Milano - A poco più di un mese dalla prima campanella, l’obiettivo di far partire l’anno scolastico con almeno il 60% degli studenti vaccinati (il 60% dei 12-19 enni, dato che la possibilità di vaccinare i più piccoli è ancora al vaglio delle authority regolatorie del farmaco) che in Italia, ha spiegato il generale commissario Francesco Paolo Figliuolo, dopo Ferragosto sarà perseguito con corsìe preferenziali senza prenotazione negli hub vaccinali, non sembra molto lontano in Lombardia. O meglio, è già stato raggiunto almeno in promessa, dato che a domenica scorsa il 62% dei 769.822 adolescenti censiti dall’Istat in Lombardia aveva almeno prenotato l’appuntamento con il vaccino.Di questi 479.129 dodici-diciannovenni, 352.476 avevano anche già ricevuto almeno la prima dose (il 46% dei lombardi vaccinabili in età scolastica) e 167.056 risultavano completamente vaccinati (includendo nel calcolo, oltre ai richiami, coloro che hanno avuto bisogno di una sola iniezione in quanto guariti dal Covid da meno di sei mesi): il 22%, cioè più di uno su cinque.

Quanto ai ventenni , in Lombardia l’adesione alla campagna vaccinale di questa popolazione che include gli studenti universitari è addirittura più alta rispetto a quella di chi ha dieci o vent’anni di più: l’83% dei nati tra il 1992 e il 2001 ha chiesto d’essere vaccinato, contro il 77% dei trentenni e il 78% dei quarantenni in base alle rispettive platee Istat. A domenica scorsa 743.022 ventenni avevano avuto almeno la prima dose d’antiCovid (il 75% dell’intera fascia d’età), e 487.946 avevano completato l’immunizzazione: il 49%, quasi metà. Complessivamente, all’8 agosto 7.028.394 lombardi (il 94% dei 7.439.636 che avevano aderito alla campagna) risultavano vaccinati con almeno una dose, e 6.175.199 avevano concluso il ciclo: l’83% degli aderenti alla campagna e quasi il 62% della popolazione generale, incluso un milione di under 12 ancora non vaccinabili al momento. Una copertura che sta dando i suoi effetti: la Lombardia, nonostante un Rt a 1.39 in base all’ultima stima dell’Istituto superiore di sanità e un’incidenza cresciuta in tre settimane da 29,1 a 45 nuovi casi per centomila abitanti, rimane sotto la soglia che può far scattare la zona gialla (50 contagi settimanali ogni centomila abitanti, al momento la media italiana è 68, la Sardegna è a 138,4, la Toscana a 119,2, la Sicilia a 101,6 e il Lazio a 71,2), anche perché gli altri due parametri-arbitro, cioè l’occupazione dei letti di reparto e di terapia intensiva da parte di malati di Covid, sono rispettivamente al 3,7% e al 2,3%, ampiamente sotto i limiti del 15 e del 10%.

In Lombardia si continua a vaccinare anche nella settimana di Ferragosto, pur con un rallentamento rispetto alla media di oltre 80mila iniezioni al giorno mantenuta la settimana scorsa: oggi sono programmate 59.584 punture antiCovid, di cui 17.176 tra Milano e Lodi, domani altre 56.987 (16.246 nel territorio dell’Ats Metropolitana), e le prime dosi (40.669 su 71.879 vaccinazioni previste nel Milanese e nel Lodigiano tra domenica scorsa e domani) in questo momento superano i richiami. Continuano anche le nuove prenotazioni, sospinte dalla voglia di green pass: la settimana scorsa in Lombardia ne sono state effettuate in media oltre 19.700 al giorno; sabato scorso sono state 18.792, con 13.613 nuove adesioni effettive al netto degli appuntamenti spostati.  

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