GIULIA BONEZZI
Cronaca

Vaccini, con AstraZeneca si riparte subito: "Confermati appuntamenti dalle 15"

L’Ema ha promosso il vaccino: efficace e sicuro. L’assessore Moratti: "È il momento di avere fiducia, recuperiamo le prenotazioni saltate in una settimana"

Le forze dell’ordine in Lombardia sono state ormai tutte vaccinate con AstraZeneca

Le forze dell’ordine in Lombardia sono state ormai tutte vaccinate con AstraZeneca

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Non vuol perdere neanche un minuto vaccinabile Letizia Moratti: alle 15 di oggi, venerdì 19 marzo, cade il divieto dell’Aifa sulle iniezioni di AstraZeneca in Italia, e dalle 15 si ricomincerà a utilizzarlo in Lombardia, ha detto ieri sera la vicepresidente della Regione al Welfare, scandendo che "tutti i soggetti che hanno ricevuto la convocazione per domani (oggi, ndr ) dopo le 15 sono confermati". Tradotto, le vaccinazioni ripartiranno subito, spiegano dall’assessorato, nei centri che avevano agende per questo pomeriggio. Chi aveva appuntamento in un orario precedente sarà invece ricalendarizzato insieme agli oltre 33.500 lombardi che avevano la prenotazione per AstraZeneca tra ieri, mercoledì, martedì e lunedì pomeriggio, quando l’agenzia italiana del farmaco, in doppio con le autorità francese, tedesca e spagnola, ha congelato la somministrazione del vaccino anglo-svedese "in via del tutto precauzionale e temporanea".

In attesa di un pronunciamento che ieri è arrivato abbastanza forte e chiaro dall’agenzia europea Ema, che ha ribadito come AstraZeneca sia "efficace e sicuro" e i suoi "benefici" nella protezione dal virus che ieri ha ucciso altri 423 italiani di cui 92 in Lombardia "superano i rischi". Moratti assicura che da oggi saranno inviati ai vaccinandi slittati sms con le nuove prenotazioni, che la Regione ha fatto simulazioni di vaccinazioni in overbooking rispetto alle dodicimila quotidiane di AstraZeneca sulle quali s’era assestata e confida di poterli recuperare, infilandoli "gradualmente nel calendario", "entro una settimana".

Lo stop dell’Aifa al vaccino anglo-svedese formalmente decadrà dopo il rilascio del parere del Chmp, il comitato per i farmaci a uso umano dell’Ema, ma l’agenzia italiana ha già chiarito che "sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale" e ha anticipato che la "ripresa completa della campagna vaccinale" potrà avvenire a partire dalle 15. "La priorità rimane realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile", ha detto il premier Mario Draghi.

L’Ema ha escluso che ci siano stati problemi legati a lotti specifici e che tra i venti milioni d’inglesi ed europei che hanno ricevuto AstraZeneca ci sia stato un aumento di eventi tromboembolici, anzi sono stati inferiori alla percentuale prevista nella popolazione non vaccinata. Le indagini dell’agenzia continueranno sui 25 casi di trombosi rare segnalati fino a mercoledì - sette di Dic, coagulazione intravascolare disseminata, e 18 di Cvst, trombosi cerebrale dei seni venosi, di cui tre dall’Italia - per i quali un nesso col vaccino "non è dimostrato" ma nemmeno è ancora possibile "escluderlo definitivamente". Perciò l’agenzia ha raccomandato l’aggiornamento del bugiardino e una campagna sui sintomi associati a queste sindromi, mentre gli approfondimenti continuano ad esempio per esplorare una correlazione con l’uso della pillola anticoncezionale (che comporta di suo un rischio tromboembolico), dato che tra le 25 segnalazioni su 20 milioni di vaccinati c’è una certa incidenza di donne giovani.

Ma l’Ema, che mai ha raccomandato di sospendere AstraZeneca, continua a promuoverlo praticamente senza limitazioni. "Ci è stato ribadito che è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi - sintetizza l’assessore Moratti -. Rassicurazioni fondamentali perché la vaccinazione della popolazione lombarda entro l’estate non può prescindere dalla disponibilità di tutti i vaccini. È il momento di ripartire con rinnovata fiducia: i vaccini sono la nostra arma contro il coronavirus, non possiamo fermarci ora che l’abbiamo".

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